Analisi e insegnamenti di un’iniziativa organizzata dal Sole 24 ore che ha seguito otto medie aziende che hanno installato soluzioni Sap e Ibm
19 luglio 2004 L’arrivo dell’Ict nelle imprese intervistate nell’ambito di “Pmi sotto la lente” è stato tutto sommato indolore. Nessuno ha denunciato problemi particolari dal punto di vista organizzativo, così come nessuno ha incontrato particolari resistenze da parte dei dipendenti. Un risultato giustificato dal fatto che le aziende prese in esame sono di dimensioni ridotte (ma costituiscono comunque il 90% delle imprese italiane) e i progetti erano di scarsa complessità tecnologica. Diversa è invece la situazione quando l’impresa è di maggiori dimensioni e il progetto prevede l’installazione, per esempio, di una soluzione Sap o Ibm.
E’ ciò che è successo nelle aziende protagoniste dell’indagine del Sole 24 ore “Adotta una Pmi” che prima di procedere alla scelta hanno compiuto un’analisi accurata dell’offerta e che, è il commento di Giancarlo capitani amministratore delegato di NetConsulting che ha seguito l’evolversi del progetto, hanno vissuto l’esperienza “secondo una logica di investimento e non di costo subito”. Secondo Capitani, dall’adozione i una soluzione It di una certa complessità le aziende hanno tratto una serie di insegnamenti. Per esempio, ha raccontato sul quotidiano di Confindustria, si è instaurato un modo diverso di lavorare “un approccio più strutturato e codificato rispetto al passato. Apparentemente più rigido ma più professionale”.
Inoltre, è stata compresa l’importanza strategica di dati e informazioni la strategicità dell’It nella loro gestione. Le aziende si stanno abituando a selezionare i dati in funzione dell’obbiettivo da raggiungere e dell’utente che ne farà uso. Uno dei vantaggi immediati, osserva Capitani, è stato il passaggio da una gestione spesso a vista a una strutturata. Il progetto ha portato le aziende a darsi una struttura e a ridisegnare i processi interni. Un processo che è avvenuto in minima parte nelle imprese di “Pmi sotto la lente” ma che non ha comportato nessun squilibrio organizzativo.
L’adozione delle soluzioni It ha poi comportato un’abitudine graduale alla pianificazione e alla definizione di ruoli e processi.
Quello che, secondo l’amministratore delegato di NetConsulting ha insegnato l’esperienza dell’iniziativa del Sole 24 ore, è che i cambiamenti innovativi devono coinvolgere contestualmente tutte le funzioni e le aree in una visione sistemica: dalle strategie ai modelli organizzativi, ai processi, alle competenze, ai profili professionali. Un’analisi che vale anche per le piccole aziende.
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