Pmi sotto la lente: quando la paura frena l’investimento

A volte l’imprenditore è convinto che l’investimento in soluzioni hi tech sia la strada giusta. Ma è dura arrivare alla decisione definitiva

21 giugno 2004 Cosa frena gli investimenti It
delle aziende? In qualche caso della banalissima paura, il timore di lasciare la
strada vecchia, ma sicura per quella nuova e poco conosciuta. Il gestionale che
si ha in cas è limitato non funziona benissimo, di statistiche non se ne parla,
ma quattro numeri senza problemi li tira fuori. Chissà se sarà lo stesso con
l’Erp di ultima generazione.
E’ quello che pensano in molti, e che ha
frenato per un po’ di tempo anche l’investimento di Lorenzo Pilone, il fondatore
di Baritermo, che ammette di averci pensato parecchio prima di passare al nuovo
gestionale. Perché uno degli incubi delle piccole e medie imprese è il
blocco dell’attività
, le fatture che non escono i pc in panne, i
telefoni che saltano. Recentemente la filiale di una multinazionale a Milano,
che sta installando una nuova soluzione, è stata costretta a bloccare per
una settimana l’emissione delle fatture. Un evento impensabile per una Pmi,
tanto è vero che, soprattutto nel caso dei partner di Cisco impegnati nella
installazione di soluzioni di Ip telephony lo switch, il passaggio dal
centralino tradizionale al digitale, è sempre stato organizzato nel weekend.


Comunque sia, la responsabilità della decisione, almeno nei casi esaminati da
“Pmi sotto la lente” è tutta dell’imprenditore. Che non delega nulla. In fatti,
se è vero che nelle aziende inizia a farsi notare la presenza di giovani
impiegati che hanno maggiore dimestichezza con pc e Internet, tanto da iniziare
ad acquistare l’hardware direttamente su Internet, dall’altra
queste figure svolgono la funzione degli sherpa, contattando i fornitori,
scremando un po’ il lavoro del capo. In qualche caso questo ruolo viene svolto
dai figli dell’imprenditore. “Però – sostiene Michelangelo Ancona di
Itek – quando si trova l’imprenditore che decide e discute con noi senza
intermediari è sempre la situazione migliore”
.

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