Con una decina di responsabili It analizziamo le maggiori criticità nei rapporti con le società di consulenza. Tanti i suggerimenti pratici per riuscire a garantirsi progetti on time e on budget
Il settore dei servizi It sta attraversando una lieve ripresa. Secondo il Rapporto
Assinform, nel primo semestre di quest’anno le aziende italiane hanno
speso lo 0,2% in più rispetto ai primi sei mesi del 2005, periodo che
aveva fatto registrare una flessione dello 0,5% sui risultati della prima metà
del 2004. Il modesto incremento messo a segno quest’anno continua a collocare
il nostro paese al di sotto della media europea, evidenziando un mercato ancora
appesantito da molteplici fattori, riconducibili sia al sistema della domanda
che dell’offerta. Da un lato, la situazione economica sta ancora differendo
nel tempo parte degli investimenti aziendali, dall’altro, il settore dei
servizi continua a essere penalizzato dalla generale diminuzione delle tariffe
professionali, un fenomeno che fino ad oggi ha smorzato una crescita, seppure
relativa, in volumi.
Fra i segmenti con le dinamiche più positive, si distinguono soprattutto
le attività di consulenza e di system integration: due aree di servizio
che si dimostrano particolarmente funzionali all’allineamento tra It e
business attraverso evoluzioni tecnologiche capaci di supportare le aziende
in una crescita concreta. Proprio la progressiva commistione tra It e business,
e quindi l’inscindibilità tra competenze consulenziali e tecnologiche,
sta avendo un notevole impatto sulla fisionomia degli operatori, generando due
tendenze. Da un lato, le società di consulenza stanno facendo evolvere
la propria offerta verso nuove aree tecnologiche, dall’altro diversi system
integrator hanno iniziato ad affrontare tematiche consulenziali, senza, però,
trascurare le tradizionali competenze tecnologiche. Due trend che stanno portando
a una evidente integrazione tra i classici servizi di consulenza e quelli di
system integration.
La rilevanza di queste due voci all’interno del settore dei servizi It
è ancora una volta dimostrata dai numeri, in questo caso forniti da Forrester.
Secondo l’analista, nel 2006 oltre il 60% del totale della spesa in servizi
It sarà assorbito da consulenze focalizzate nella business trasformation,
da implementazioni applicative e sviluppi custom. I servizi di outsorcing applicativo
e quelli relativi alle infrastrutture continueranno, invece, a essere tenuti
in scarsa considerazione.
- Idc: le prospettive di mercato
- Beta utensili – Selezioni in base al livello di criticità
- Bmw Group – Creare veri rapporti di partnership
- Breton – Interpellare i consulenti su tematiche specifiche
- Comune di Lucca – Ricorsi sporadici e puntuali
- Crespi – Fondamentale la chiarezza d’intenti tecnologici
- Deutsche Bank – Formalizzare un contratto con indicatori misurabili
- Gruppo Concorde – Consulenti troppo accademici
- Gruppo Lombardini – Fondamentali le specifiche esperienze nello stesso settore
- GRUPPO NUM – Scegliere gli interlocutori in funzione delle proprie tasche, dimensioni ed esigenze
- Impresa Pizzarotti & c. – Consulenti come leva per acquisire know how
- Conclusioni
