Visa mette un chip Rfid su una mini card.
La settimana “di passione” del Rfid, iniziata con la minaccia virus rivelata da un gruppo di ricercatori olandesi, si conclude in gloria, con la presentazione da parte di Visa di una mini card a prossimità che ha a bordo, appunto, un chip Rfid.
Disponibile al momento solo negli Stati Uniti, la carta di Visa è complementare a quella normalmente in uso.
Consta di una scheda di dimensioni più contenute rispetto a una normale (circa la metà) che per regolare le transazioni usufruisce della metodologia “contactless”, ovvero non viene inserita in un lettore, ma rilevata da un dispositivo che sfrutta le radio frequenze.
Per farlo aziona il chip Rfid e l’antenna collocate nella plastica.
