Palmisano: è ora di ritrovare la via dell’efficienza

Nel tradizionale discorso agli analisti, Il nuovo Ceo punta l’indice sulla riduzione dei costi e conferma i tagli annunciati nei giorni scorsi

Proseguendo in una consuetudine varata dal suo predecessore Luis Gerstner,
anche Sam Palmisano, nuovo Ceo di Ibm, ha incontrato in questi giorni gli
analisti di Wall Street e, in un discorso durato una quarantina di minuti, ha
delineato non solo l’attuale situazione dell’azienda, ma ha anche tracciato
alcune linee guida per il futuro.



Punto focale del suo discorso è stato il riconoscimento del fatto che esistono alcune aree di business nelle quali Ibm deve ancora trovare l’efficienza. Guadagnare quote di mercato, abbassare i costi, migliorare la produttività e reinvestire in ricerca e sviluppo in aree a maggiore marginalità sono gli obiettivi che Palmisano si prefigge, dopo un trimestre sofferto, chiusosi con utili inferiori al previsto.
I costi
sembrano essere una delle spine nel fianco di Ibm, e su questa voce il Ceo si è
fermato a lungo, senza però scendere nel dettaglio, o per lo meno non quanto gli
analisti si sarebbero aspettati, precisando però che l’azienda conta di
ridurre i costi da 1 a 2 miliardi di dollari quest’anno e negli anni a
venire.

C’è stata, questo sì – la conferma dei tagli di cui si è parlato nelle scorse settimane, anche se non sono state date indicazioni numeriche più precise.
Per il resto, sono state più che altro
dichiarazioni di intenti.
Come l’intenzione di approfittare del momento di
debolezza per erodere quote ai concorrenti, o come l’intenzione di tenere sotto
stretto controllo i costi di produzione.
Palmisano ha portato le decisioni
prese in area pc – e in particolare la scelta di dare in outsourcing le attività
produttive – come strada ripercorribile anche per altre business unit, in primis
quella dedicata agli hard drive, della quale è già previsto lo spin off.



L’incontro si è però concluso con una nota di
ottimismo. Palmisano ha infatti dichiarato di vedere segni incoraggianti per una
prossima ripresa del mercato, pur non essendo assolutamente in grado di
prevedere quando questa avrà luogo.

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