Cdc: un 2002 tra luci ed ombre

Un anno speso a rifocalizzarsi nel core business porta l’azienda a chiudere l’esercizio con un calo del fatturato, un ritorno all’utile e buone prospettive per il 2003

11 marzo 2003 E’ un’alternanza di luci e di
ombre il bilancio consolidato 2002 di Cdc. Luci, perchè, nelle parole
dell’amministratore delegato Leonardo Pagni, “è cambiato il
colore della riga in fondo al bilancio
“. Luci perchè la società ha deciso
di distribuire ai propri azionisti un dividendo di 0,14 euro.
Luci ancora perchè il prossimo anno il dividendo potrebbe sfiorare i 50
centesimi.
E poi le ombre, date da un calo del fatturato
valutato intorno al 4%, una volta escluse le aree tlc ed editoria cedute alla
fine dell’esercizio 2001. Ancora ombre che nascono da un mercato per tutti
difficile. Ancora ombre, che nascono dal protrarsi dei tempi necessari per la
fornitura legata alla gara Consip vinta lo scorso anno: 35.000
macchine (diventate nel frattempo 36.000) che verranno consegnate quest’anno e
che dunque rappresentano un fatturato mancato per il 2002, ma un buon punto di
partenza per il nuovo esercizio.
E’ una Cdc in una veste un po’ nuova quella
che oggi ha presentato alla comunità finanziaria i propri risultati. Una Cdc
decisamente più focalizzata verso il mondo business, tanto che
il presidente Giuseppe Diomelli arriva a dire che spera “di
poter spostare gli equilibri attuali e di poter arrivare a dire che il 60% del
fatturato dei punti vendita deriva da fatture e non da scontrini, come è stato
finora
“.
Dopo aver ceduto le attività considerate non core, lo scorso
anno la società ha cercato di rafforzare sia sua presenza territoriale con
l’acquisizione del cash & carry di Armonia Computers, ha
acquisito Mactronics, attiva nell’area dello storage, ha
preso in affitto le attività commerciali di Test
, si è riportata in casa il controllo
dei principali punti vendita Computer Discount, acquisendolo da
Sofim, di proprietà della famiglia Diomelli, ha riacquistato il
controllo di Interfree.
Tutte queste operazioni, le hanno
consentito di chiudere l’esercizio 2002 con un fatturato consolidato di
487,87 milioni di euro
e un utile di margine operativo lordo
(Ebitda) di 18,35 milioni di euro,
considerato in linea con le
previsioni e in netto miglioramento rispetto alla perdita di 0,97 milioni
registrata a fine 2001. Si torna a parlare anche di utile netto dopo le
imposte, salito a 2,30 milioni di euro
a livello consolidato e dunque
ancora in netto miglioramento rispetto alla perdita di 25 milioni di euro
dell’anno precedente.
Ambiziosi gli obiettivi per il 2003:
incremento del 23% del fatturato, che dovrebbe salire a 599 milioni di
euro
, grazie al potenziamento delle attività verso la pubblica
amministrazione, al lancio delle nuova piattaforma di e-commerce per il B2B,
alla creazione di nuovi cash & carry sul territorio e al potenziamento delle
attività di Interfree, che sembra finalmente ritornare all’utile.

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