Armonia Computers fra le braccia di Cdc

La società toscana ha acquistato le attività di distribuzione e gestirà in partnership il fatturato retail

Barra a nord-est per Cdc che ha rilevato le attività di distribuzione di Armonia Computer mentre gestirà in partnership il fatturato retail della società veneta. Con un fatturato 2001 di 11,5 milioni di euro Armonia si occupa di distribuzione attraverso il cash & carry di Conegliano Veneto che ha un giro d’affari di circa sei milioni di euro. Nell’intesa è previsto anche un accordo di franchising con una durata minima di tre anni che coinvolge i punti vendita al dettaglio che fanno parte della catena commerciale Armonia.
Focalizzata nell’area del Triveneto dove vanta una buona penetrazione fra dealer e Pmi Armonia computers a regime dovrebbe realizzare, almeno secondo gli obiettivi di Cdc, un fatturato annuo di 15 milioni di euro, il 50% dei quali dovrebbero arrivare dal cash & carry e il resto dai punti vendita. Con questa operazione Cdc tiene fede all’impegno di tornare al core business della distribuzione annunciato nell’agosto dello scorso anno.

Nel 2001 la società di Fornacette ha presentato ricavi per 520,3 milioni di euro, rispetto ai ricavi consolidati 2000 pari a 519,3 milioni di euro. L’Ebitda, negativo per 0,97 milioni di euro “riflette le perdite delle aree di business dell’editoria, della telefonia e dell’accesso ad internet dial-up oggetto di cessione del corso del 2001, ma beneficia anche dei profitti operativi conseguiti nel core business dell’It, pari a 10,07 milioni di euro, in crescita (+18%) rispetto alle stime comunicate al mercato”.
L’Ebitda 2001, in flessione rispetto al 2000 di 7,85 milioni di euro, migliora però il risultato della semestrale che riportava una perdita di 6,93 milioni di euro. Stesa cosa per l’Ebit che a fine anno perde 13,27 milioni di euro, in flessione rispetto alla perdita di 0,212 milioni di euro del 2000, ma con un miglioramento di oltre 1 milione di euro rispetto al 30 giugno 2001. Un segno che la rifocalizzazione ha iniziato in fretta dare i suoi frutti.

“Nel complesso – recita un comunicato della società quotata al Nuovo Mercato – il bilancio consolidato, dopo oneri finanziari per 4 milioni di euro, svalutazioni di partecipazioni per 6,92 milioni di euro, interamente attribuibili alle operazioni di cessione degli assets detenuti nei settori della telefonia ed accesso internet dial up e oneri straordinari per 6,8 milioni di euro, archivia una perdita complessiva, al netto del risultato di competenza di terzi, di 25,42 milioni di euro, contro la perdita per 1,433 milioni di euro del 2000″.

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