Perché Cdc ha riacquistato Interfree

A breve la società tooscana punta a offrire anche servizi di banda larga preinstallati sui suoi pc. Così come chiedevano i franchisee

E’ la banda larga il principale motivo che ha portato Cdc ad acquistare il 49% di Interfree che aveva ceduto al fondo Upside I.
Leonardo Pagni, amministratore delegato della società toscana, spiega così l’ultima mossa che non deve essere interpretata però come un ritorno al passato quando Cdc cercò di diversificare nelle telecomunicazioni.
“In Interfree ci abbiamo sempre creduto (Cdc si era tenuto il 51% della società, ndr) e nonostante tutto la consideriamo una esperienza di successo con 1,5 milioni di utenti 350.000 dei quali attivi”. Merito soprattutto della decisione di preinstallare sui pc venduti dai suoi franchisee la possibilità di accedere al free Internet che ha permesso anche di avere un costo di acquisizione per cliente praticamente nullo.
Dopo il free Internet a 56K è arrivato però il momento della banda larga e la società di Giuseppe Diomelli ha deciso di riacquistare interamente il portale e contemporaneamente di scogliere i precedenti accordi che la vincolavano ad acquistare i servizi di tlc da Upside I che aveva acquistato Policom 1085.
Così oggi Cdc è libera di comprare la banda dove vuole. Senza contare che, visto il crollo dei prezzi del megabit, la reverse charge, principale voce di entrata di Interfree, offre margini più interessanti. La fornitura del servizio di banda larga, che risponde anche a una precisa richiesta che arrivava dai franchisee, si inserisce nella nuova strategia della società che punta sulle Piccole e medie imprese. Nato come portale orizzontale, Interfree ha poi cambiato strada diventando un portale tecnologico in linea con il core business del gruppo.

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