Retelit rinnova i datacenter e punta ai servizi Ict

In attesa di far toccare con mano il prossimo 16 luglio a prospect e clienti il datacenter rinnovato di Bergamo, il carrier di nuova generazione annuncia l’intenzione di indirizzare la propria offerta di servizi oltre i confini delle telco.

Nata come operatore Tlc a cavallo del XXI secolo con il nome di e-Planet, oggi Retelit è un carrier di nuova generazione che, forte delle reti metropolitane costruite con la precedente denominazione e del backbone in fibra ottica realizzato dall’allora eVia, vanta circa 7.300 chilometri di infrastruttura complementata da 19 datacenter dimensionati in maniera diversa e distribuiti in altrettante città italiane.

Forte di una presenza nel Centro-Nord, con un’estensione al Sud fino a Napoli e Bari, la società quotata in Borsa non guarda più al solo mercato delle telecomunicazioni, ma ha annunciato l’intenzione di «indirizzare la propria offerta di servizi datacenter anche al mondo Ict». La puntualizzazione arriva da Gilberto Di Pietro, chief executive officer di Retelit, nel corso di un incontro informale con la stampa.

Obiettivo dichiarato: quella media impresa «non ancora intercettata dall’offerta della Nuvola Italiana o delle Ibm e Hp del caso» che il chief commercial officer di Retelit, Giuseppe Sini, vorrebbe affiancata da un canale di system integrator e Var in grado di garantire presenza capillare parlando, allo stesso tempo, la lingua dei Cio che, nelle realtà aziendali dai 250 ai 500 dipendenti, «sono sempre più propensi a una logica di esternalizzazione».

Organizzato in una sessantina di persone in tutto, per il Gruppo sarebbe, infatti, impensabile «rivolgere direttamente la propria offerta infrastrutturale a banche, realtà farmaceutiche o dell’automotive per servizi di cloud computing, virtualizzazione, disaster recovery e networking». E per risultare ulteriormente appetibile, Di Pietro torna a sottolineare come ci siano ancora ampi margini di crescita sia in termini di fibra, che di datacenter «visto che, su 16.000 mq di spazi coperti ce ne sono ancora oltre 6.000 attrezzabili».

Così, in attesa di far toccare con mano il prossimo 16 luglio a prospect e clienti il datacenter rinnovato a Bergamo, il piano industriale di Retelit per i prossimi cinque anni ha obiettivi ambiziosi. I 33 milioni di euro fatturati nel 2010, che dovrebbero crescere a quota 34 nell’esercizio in corso mantenendo la medesima quota di Ebitda al 25%, sono previsti in crescita verso quota 55 milioni di euro, di cui almeno il 20% proveniente dalla parte Ict.

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