Tanto è passato dal primo collocamento degli operatori della distribuzione e molto è cambiato. Quali sono i segnali di oggi? E a cosa preludono?
Quattro anni di Nuovo Mercato non sono passati invano.
L’arrivo sul listino di sei operatori della distribuzione, ai quali purtroppo non ne sono seguiti altri a causa della caduta dei mercati, ha profondamente cambiato il settore.
Anche se alla fine non si può dire che sia stato un buon affare per gli investitori.
E’ vero che in questi anni è successo di tutto, ma rispetto al collocamento al 30 maggio 2003 Algol perdeva il 53,9%, Cdc l’87,2%, Itway il 79,2%, Opengate il 74,4% Esprinet il 2,4% e Tecnodiffusione il 70,8%.
Esprinet a parte, tutti gli altri hanno raccolto cali pesanti che in qualche caso sono proseguiti anche quest’anno.
Nel 2003 Cdc ha lasciato sul terreno il 3,9%, Opengate il 52,4% e Tecnodiffusione il 16,4%.
In territorio positivo sono invece Algol (+2,9%), Itway (5%) ed Esprinet (6,8%).
Dando per scontato un calo feroce rispetto al collocamento quando molti titoli hanno usufruito di un sovrappiù dato dal periodo favorevole, nel 2003 però anche il Nuovo mercato ha offerto, almeno per quanto riguarda la distribuzione qualche segnale di maturità.
I titoli che guadagnano sono guarda caso quelli che meglio si sono comportati in questi anni.
Dopo un periodo difficile, new entry improvvise nel capitale sociale e continue voci che la davano per acquisita, Algol si è tolta la soddisfazione di battere Itway, Esprinet e Ingram Micro nella corsa all’acquisto di J.Soft.
Esprinet è un bulldozer che ha raggiunto tutti gli obiettivi e Itway una formichina che adesso ha deciso di allargarsi anche all’estero. Per le altre, mentre è facile dare fiducia a Cdc che sta reagendo bene alla crisi del mondo pc, qualche perplessità in più rimane per Tecnodiffusione e Opengate.
La prima si trova in una situazione migliore grazie anche alla negoziazione del debito con le banche ma ha subito un brutto colpo, anche d’immagine, con la contestazione del bilancio da parte dei revisori.
Per la seconda, invece, non resta che aspettare. Se arrivano i nuovi soci forse si potrà dire nuovamente (ma questa sul serio) che “Opengate is back”. Avrà di fronte a sé un periodo difficile ma potrà ricominciare a dare fastidio alla concorrenza e non a regalare quote di mercato. In caso contrario la sua sorte è segnata.
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