Un anno di SoftLayer: nuova base per il portafoglio cloud di Ibm

I nuovi servizi di infrastruttura, la Platform-as-a-service Bluemix e l’integrazione con il resto dell’offerta cloud di Big Blue mietono consensi tra clienti e partner.

Acquisita solo un anno fa, SoftLayer sembra davvero valerli tutti i 2 miliardi di dollari investiti da Ibm a luglio 2013.

A dirlo sono clienti del calibro dell’azienda retail basata in Nord America Macy’s, del produttore e distributore di elettrodomestici Whirlpool, della consociata di Daimler moovel e dell’azienda che elabora i calcoli relativi alla previdenza e alle buste paga per le aziende messicane Sicoss Group che, di recente, hanno portato le loro operazioni It core su SoftLayer.

A confermarlo ci pensano gli investimenti compiuti da Big Blue per ampliare a 40 sedi nel mondo la presenza dei datacenter dell’acquisita, ma anche per avviare la divisione di business Watson e per la realizzazione della Platform-as-a-service Bluemix focalizzata a supportare milioni di sviluppatori a creare applicazioni cloud da eseguire su SoftLayer.

Senza contare l’annuncio dell’Ibm Cloud Marketplace e le più recenti acquisizioni cloud, che comprendono Cloudant, Silverpop e Aspera, a conferma dell’impegno del colosso statunitense sul cloud ibrido dell’acquisita.

In cerca di accesso rapido ai dati, nuovi servizi e riduzione dei costi
Proprio l’hybrid cloud rappresenterebbe il meglio di entrambe le realtà per collegare i sistemi informatici tradizionali alla nuvola e consentire ai clienti di mantenere il controllo on-premise delle loro applicazioni strategiche e dei dati spostando nel cloud altri carichi di lavoro.

Il tutto garantendo in modo più semplice la sicurezza dei dati e delle applicazioni commerciali all’interno di un’offerta che, in meno di un anno, ha convinto oltre un migliaio di business partner Ibm a offrire i propri servizi su SoftLayer.

Anche per questo, Ibm ha scelto di rendere disponibili attraverso la piattaforma di sviluppo Bluemix e il proprio Marketplace Cloud servizi quali: Watson Engagement Advisor e Watson Developer Cloud.
Ambedue su SoftLayer, il primo consente di trasformare la client experience attraverso conversazioni in linguaggio naturale con sistemi intelligenti che migliorano con l’utilizzo. Il secondo apre a sviluppatori, imprenditori, accademici e system integrator le capacità cognitive di Watson per integrarle nei loro prodotti e servizi da offrire al mercato.

Non solo.
A oggi sono oltre 300 i servizi Ibm disponibili sul Cloud Marketplace basato su SoftLayer e comprendenti soluzioni di analytics, per connettere le applicazioni all’Internet of Things, al data warehousing e all’analytics.

Oltre a JumpGate, che supporta le aziende a creare il proprio ambiente cloud ibrido, tra le novità disponibili su SoftLayer non manca nemmeno la tecnologia Aspera per spostare grandi quantità di dati strutturati e non e il nuovo software-defined storage-as-a-service Elastic Storage.

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