Banca Interprovinciale propone una piattaforma di finanziamento per l’imprenditoria del territorio. Gli asset: comitato di garanzia e business coaching. Navarra (Scoa): oltre il denaro, serve la competenza. Chiave innovativa è il de-risking.

Banca Interprovinciale (Modena) e Studio Scoa (Bologna) hanno presentato Com-Unity, portale di crowdfunding creato e gestito direttamente dall’istituto bancario.

Target dell’iniziativa sono i giovani, come sottolineato dal Rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, e membro del comitato di garanzia della liceità dei progetti presentati alla piattaforma.

Il senso della banca
Com-Unity nasce per offrire un’opportunità prevalentemente al territorio e, come ha detto il Direttore Generale, Alessandro Gennari, di «riportare la banca alla sua essenza originaria, ovvero selezionare e finanziare idee, progetti e gli imprenditori di domani».
L’intenzione è di superare i limiti caratteristici di queste proposte, istituendo una serie di misure a tutela degli utenti della piattaforma, come proprio il comitato di garanzia.

Il comitato garante
Il comitato di garanzia è composto da Mauro Lugli, ex presidente del Tribunale di Modena, Ivano Dionigi, magnifico rettore della Università di Bologna, e da Massimo Giusti, membro dell’agenzia nazionale del terzo settore.
È a loro che spetta il compito di analizzare, capire e approvare, in totale autonomia, i progetti che saranno presentati.
Quelli ritenuti meritevoli di essere pubblicati sul portale di Com-Unity avranno un tutor che li seguirà durante tutto il processo.

Oltre il denaro, le competenze
C’è chi nel crowdfunding crede profondamente, ed è Domenico Navarra, responsabile innovazione di Scoa, che sostiene energicamente che non si tratta solamente di denaro: «oltre all’idea ed al framework operativo della piattaforma, abbiamo fortemente voluto apportare al progetto Com-Unity il contributo più importante che potevamo permetterci: la nostra esperienza. Perché siamo assolutamente convinti che, per fare impresa, il denaro non sia tutto. Occorre cultura, occorre competenza, oculatezza e professionalità».

Con il contributo di Scoa e Banca Interprovinciale, quindi, chi vorrà utilizzare Com-Unity riceverà una formazione specifica (business coaching) da parte di uno specialista che potrà concretamente aiutarlo a presentare, finanziare e sviluppare un’ idea o un progetto di successo.

La piattaforma in sintesi
Questa via emiliana al crowdfunding, con comitato di garanzia e business coach, può essere percorsa per testare il mercato, per dimostrare l’appeal delle proprie idee e per dare concretezza all’intangibilità della propria startup.

Può essere considerato uno strumento di de-risking dell’iniziativa da finanziare: se l’idea ha successo sulla piattaforma Com-Unity, ha già passato una dura selezione e, nei successivi round di finanziamento, i venture capital o gli istituti di credito possono tenerne conto.

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