Le applicazioni Crm in Europa tirano il freno

Secondo l’analisi di Idc, nelle aziende continentali prevale, per il momento, una situazione di “wait and see”, per cui, nel 2002, il tasso complessivo di crescita non dovrebbe superare l’8%.

23 settembre 2002 Rispecchiando una situazione similare a livello mondiale, il mercato europeo delle applicazioni Crm è, in questa fase, in netto rallentamento, dopo aver creato aspettative di crescita ad altissima percentuale fra gli operatori. L’impietosa analisi è di Idc, che prevede per il 2002 un tasso di incremento complessivo inferiore all’8%, mentre lo scorso anno, già giudicato “deludente” rispetto alle attese, l’ascesa era stata comunque del 22%. Nello studio, realizzato dalla divisione europea dedicata al software della società di analisi, si legge che «le soluzioni di Crm hanno subìto un forte contraccolpo negli ultimi dodici mesi. Tuttavia, gli utenti ancora credono nell’opportunità di investire in queste tecnologie, anche se in modo più cauto rispetto al passato».

Un’inversione di tendenza è comunque prevista nel corso del 2003 e l’anno successivo si dovrebbe raggiungere un tasso di crescita del 14,4%, dando l’idea che in un mercato pur in maturazione, esistono comunque ottime possibilità di business. Nel complesso, il Sud Europa deve ancora dimostrare di essere la “terra promessa” che poteva sembrare qualche anno fa. Benelux e Paesi nordici sono le regioni al momento più attive.

I vendor destinati ad avere successo sono quelli portati alle specializzazioni verticali, una necessità che deve però accoppiarsi con la capacità di stringere partnership soprattutto nel campo dei servizi. «Fra il 1998 e il 2000 – si legge ancora nello studio di Idc – le grandi aziende europee hanno mostrato una forte propensione a spendere cifre importanti nei sistemi It per migliorare la “customer centricity”. Nell’ultimo anno, invece, ma mania si è ridotta a livelli più realistici, con una cautela assai maggiore verso le iniziative di Crm».

Idc ritiene che quest’area rimarrà, negli anni a venire, fra quelle a maggior potenziale di crescita nel mondo del software, soprattutto grazie a una maggior accettazione del Crm come strategia fra le realtà più piccole, ma anche come conseguenza delle implementazioni di automazione della supply chain e del commercio collaborativo. Una certa spinta dovrebbe derivare anche dall’aumento del ruolo strategico della business intelligence e delle applicazioni analitiche.
Per le medie aziende, che oggi vedono il Crm come un argomento piuttosto astratto e incerto, verranno tempi di maggior pressione, imposti da partner e società affiliate, che chiederanno loro di aggiornare i processi di business.

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