L’innovazione non si fa solo con le tecnologie ma anche con le regole e le leggi che permettono alle aziende di investire con successo e senza difficoltà sul nuovo
Settembre 2005, Prima di tutto i segnali d’allarme, che non
sono mai mancati, ma che quest’anno forse indicavano un allarme un po’
più "vero" rispetto a quelli del passato. Poi i segnali
di ottimismo e le opportunità, il business vero con i contatti
e i contratti. E, infine, la politica. Questo è stato Ict Trade
in estrema sintesi, un evento nel quale Mattia Losi,
chief content officer de Il Sole 24 Ore, striglia una platea di innovatori,
ricordando che l’unico modo per tenere alta la competitività delle
imprese è con l’innovazione: in Italia se ne fa troppo poca e la
concorrenza preme, con gli Stati Uniti che investono in ricerca una percentuale
del Pil doppia rispetto a noi e la Cina che accelera. Un segnale, uno
solo, a dimostrazione di quanto sia minacciosa questa prospettiva: l’Italia
ha depositato nel 2004 3.500 richieste di brevetto, quando la Cina è
arrivata a 354mila.
Regole e riforme fanno bene all’Ict
Bisogna fare presto e fare bene e, come ricorda Maurizio Cuzari,
amministratore delegato di Sirmi e inventore di Ict Trade, l’innovazione
si fa con quelle regole e quelle riforme che permettono poi alle aziende
di lavorare in un contesto adeguato. Ed è per questo che quest’anno
ha voluto portare a Ferrara il ministro delle Telecomunicazioni Mario
Landolfi, con una scelta che premia l’immagine di Ict Trade
come punto d’incontro dei grandi "decisori" e che permette
al Ministro di rivendicare un primato della politica, ricordando che le
Tlc presentano una dinamica di crescita migliore rispetto a quella dell’It,
anche perché dispongono di uno scenario normativo più stabile.
Ma il segnale di una raggiunta maturità per una manifestazione
giovane come Ict Trade è venuto dal successo dell’iniziativa
di portare a questo evento anche importanti rappresentanti del mondo delle
imprese utenti. Una "pattuglia" di Cio di grandi e medie aziende,
Pa centrale e locale, hanno fatto visita agli stand e si è confrontata
con "il sistema dell’offerta" e con analisti e giornalisti.
Sono emersi contenuti molto interessanti che vi proporremo nelle pagine
seguenti, e un messaggio chiaro, esplicito e diretto, espresso in particolare
da Mirco Carriglio di Banca Intesa, ma condiviso da molti
suoi colleghi: «Ai fornitori chiediamo solo di essere un po’
più avanti rispetto a noi». Più chiaro di così…
- Applicazioni cercasi in tutta mobilità
- E ora spiegatelo ai clienti
- Erp nazionale vs estero pari son?
- E’ l’ora della “contabilità industriale”
- Sai dove va la distribuzione? Allora gioca al Lotto
- Innovazione è… stare vicini ai clienti
- Wireless: troppi “se” e troppi “ma”
- Il wireless cerca sicurezza ma al momento ne trova poca
- VoIp: ci vuole unione tra It e telefonia





