Cala il fatturato derivante dalla pubblicità online negli Stati Uniti

Lo attesta una recente analisi condotta da PricewaterhouseCoopers secondo cui, a fine 2001, il fatturato da pubblicità sul Web avrebbe registrato un calo del 12%, rispetto al 2000. Ma la ripresa è vicina

28 maggio 2002 Il business della pubblicità online non paga più.
O almeno così parrebbe guardando i dati pubblicati da PricewaterhouseCoopers
all’interno di un report realizzato in collaborazione con New Media Group. A
quanto pare, alla fine del 2001, il fatturato derivante dalla pubblicità su
Internet negli Stati Uniti sarebbe crollato del 12%. Il dato, di per sé
estremamente significativo andrebbe, però, letto tenendo conto di due elementi.
Il primo è che alla fine dello scorso anno il fatturato generato dalla
pubblicità online negli Usa ha raggiunto quota 7,2 miliardi di dollari, l’altro
è che la decrescita registrata risulterebbe tanto più evidente quanto più
comparata al 2000, l’anno in cui tutto ciò che aveva a che fare con la Rete
sembrava potersi trasformare in oro.

Ciò, però, non toglierebbe
che, alla fine del quarto trimestre dell’anno fiscale 2001, il fatturato
derivante dalla pubblicità online avrebbe registrato un calo del 7,5%, rispetto
al medesimo periodo dell’esercizio precedente, per un totale di 1,7 miliardi di
dollari. Come se non bastasse, l’intero comparto pubblicitario non sembra
attraversare un momento particolarmente positivo. Basti pensare che sia
nell’universo televisivo, sia in quello radiofonico si sarebbero registrati
decrementi, in termini di fatturato, nell’ordine del 13,8 e del 20%. Ma non
tutto è perduto. Secondo la società di ricerca newyorkese, infatti, quello
legato al Web rimane un business profittevole a cui molte società guardano per
incrementare la conoscenza del proprio brand, soprattutto in ambito consumer,
che nel 2001 ha pesato per oltre il 30% sull’intero fatturato registrato nel
settore.

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