Voglia di indirizzare le strategie d’impresa

I Cio di sei aziende italiane si confrontano sui rispettivi approcci all’It, sugli obiettivi futuri e sui rapporti tra la tecnologia e il business

Cosa fanno sei Cio italiani al tavolo di Linea Edp? Parlano delle loro esperienze, della loro vita in azienda, dei loro progetti e si confrontano.


Ogni cosa detta viene ascoltata attentamente dagli altri. C’è chi annuisce, evidenziando partecipazione. C’è chi prende nota. C’è chi ha voglia di dire “anch’io, proprio cosi”, o “per fortuna, io no”.


I temi, sono i soliti, prevedibili se si vuole: processo decisionale, obiettivi e misurazioni, progetti in essere.


Dietro c’è una vita passata a prendere l’Information technology, metterla in un contenitore che si chiama business e vedere cosa esce dal bussolotto. Tutti i giorni.


Quelli presenti in questa rubrica sono i resoconti di un pomeriggio passato a raccontare e discutere, con la voglia di confrontarsi e apprendere. Ne sono emerse esperienze molto differenti con, agli antipodi, la testimonianza di Alberto Sessa, consulente It, con funzione di Cio, in Etro (marchio in forte crescita della moda italiana) e quella di Giandomenico Pinoia, Information resource director in Johnson Wax. Il primo gestisce e innova l’It operando secondo necessità (avendo come unico referente il proprietario e fondatore dell’azienda), il secondo si trova inquadrato all’interno di una grossa struttura di livello mondiale, organizzata verso una “globalizzazione spinta”. Pro e contro di un approccio molto informale il primo, formalissimo e gerarchico il secondo, nel mezzo vari livelli e modi di gestire l’It.

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