Paolo Sassi – Osram

Piuttosto vicina a quella di Pinoia è la funzione di Paolo Sassi di Osram, società multinazionale di primaria importanza nel campo dell’illuminazione. La realtà It di Osram è estesa a livello internazionale, in quanto e …

Piuttosto vicina a quella di Pinoia è la funzione di Paolo Sassi di Osram, società multinazionale di primaria importanza nel campo dell’illuminazione. La realtà It di Osram è estesa a livello internazionale, in quanto esistono tre poli di una certa rilevanza sparsi nel mondo: uno in Germania, a Monaco, il secondo negli Usa e l’altro in Italia. Ne sta crescendo un quarto nel Far East, attorno al quale ruotano Cina e India.


Anche Osram sta cercando di darsi una veste globale nell’It, affidata a un responsabile americano, che sta a Monaco, con l’obiettivo di capire come organizzare al meglio tutte le risorse che esistono nei vari poli, per garantire un servizio globale e creare maggior sinergia rispetto a quanto avviene adesso. "In Italia – spiega Sassi – la mia funzione It è un po’ particolare, perché da me dipende tutta la parte Ict e anche quella di Project management office (Pmo).


Osram dà particolare importanza ai progetti, intesi come elemento di cambiamento aziendale, per cui in questi anni ha sentito la necessità di avere una figura che li coordini. Questo, però, non significa responsabilità sui progetti stessi, ma piuttosto una figura in grado di capire qual è l’obiettivo nel suo complesso, di definirne le priorità e avere anche una chiara locazione delle risorse da destinare alle nuove iniziative. La funzione di Pmo, dunque, ha un taglio più strategico verso il comitato di direzione. Attualmente la struttura che dirigo è di 35 persone, di cui 27 dedicate alla funzione It, che ha una organizzazione abbastanza classica, con una parte application, un’altra legata alla system administration e una infrastrutturale. In sintesi, posso dire che abbiamo tutti i sistemi informativi classici di un’azienda di manufacturing".


Sassi è quindi un Cio vero e proprio, che unisce alla conoscenza tecnologica una capacità manageriale e decisionale conferitagli dall’organigramma di Osram. Nel contesto della multinazionalità anche le scelte It hanno portata globale e non possono essere prese con quell’autonomia libertaria evidenziata nell’esempio precedente.


L’organizzazione dei progetti con contributo tecnologico è importante in Osram nella misura in cui è il tasso per determinare l’evoluzione aziendale. Si tratta, quindi, per Sassi, di gestire, supervisionare e coordinare le risorse connesse. Risorse che hanno un perno tecnologico su cui ruotare: Sap, che storicamente nella multinazionale ha girato su sistemi Unix Aix.


Sassi ha in atto un progetto di migrazione dell’Erp che intende abbracciare le nuove funzionalità concesse dall’evoluzione del gestionale della casa tedesca, in particolare quelle orientate alla fruizione della piattaforma gestionale su architettura aperta e condivisa (mySap). Si tratta di un progetto in cui l’impegno della struttura It è denso e consistente, per nulla semplice, ma da curare in profondità in virtù del valore aggiunto che potrà apportare.


Figli di questo porting sono la possibilità di beneficiare delle funzioni di business intelligence offerte dal nuovo Sap, con il modulo Bw, e anche l’ottimizzazione della supply chain, nel segno della ricerca dell’impiego ottimale delle materie prime. Il progetto di Scm prevederà uno sforzo di concertazione, che coinvolgerà, sul piano dell’integrazione, le piattaforme esistenti in Germania, Italia e Cina. Nelle mire di Sassi c’è la costruzione di un’archittettura di Sfa (Sales force automation) estesa dal Web ai dispositivi mobili.

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