Sun, i Nas e la virtualizzazione. Tutto nuovo

La società californiana completa l’opera di rinnovamento del “ferro” con il proprio primo vero Nas e con una tecnologia di virtualization attesa due anni.

23 settembre 2004

Prende corpo la new wave di Sun in ambito storage.


Qualcosa di cui la società aveva evidentemente bisogno, se ci si sofferma sui dati recenti del mercato dello storage esterno e interno, cresciuto, e sul fatto che, contestualmente, il fatturato relativo della società di Scott McNealy è sceso dell’8%.


La svolta al settore, quindi, Sun la dà con nuovi prodotti e nuove soluzioni di virtualizzazione.


La parte prodotti contiene un’ammissione di ritardo da parte della società. Solo ieri, infatti, si può dire che Sun abbia presentato il proprio primo Nas. Un paio di anni fa, per la verità, lanciò un filer, che poi risultò essere solo un sistema “coibentato” per e con Solaris.


Ora la situazione è differente e più aperta.


Con il lancio dello StorEdge 5210, infatti, Sun mette a disposizione un vero Nas, con sistema operativo e file system di Procom, che gira su un’architettura processore Xeon e che si integra con le interfacce e il proprio software di storage management.


Il 5120 è un vero Nas, dato che scala fino all’occorrenza di 6 Tb e che la società, in seguito, arricchirà con, per esempio, opzioni disco Fibre Channel e Sata (entro la fine dell’anno) o con varianti tipo il supporto iScsi (entro la metà del prossimo anno).


La società posiziona il Nas sul livello di mercato dell’offerta di NetApp costituira dal Fas 520, ma, riporta il management, a un costo inferiore.


Ma Sun, si diceva, punta anche al fronte, promettente, delle soluzioni di virtualizzazione.


Con lo Storedge 6920, infatti, la società ha lanciato un proprio sistema di virtualizzazione di taglio midrange e differente dalle soluzioni custom di Hds.


Il 6920 è basato sull’architettura di virtualization che Sun acquisì da Pirus Networks due anni or sono e consiste di un router collegato a un disk array di taglio midrange Sun 6120 (successore dell’array T3, che non raccolse grande successo).


Fra le caratteristiche del sistema di virtualizzazione c’è anche quella, necessaria, di consentire la replica dei dati fra storage array multivendor. Per la fine del primo trimestre del prossimo anno, infatti, il 6920 supporterà gli aray midrange Emc Clariion, Hp Eva e gli Engenio (venduti in Oem da Ibm e StorageTek).


E a chi rileva il fatto che, obiettivamente, sono passati due anni dall’acquisizione di Pirus, Sun risponde che il “ritardo” nel rilascio della tecnologia dipende dal fatto che il sistema creato non è una semplice appliance dedita alla virtualizzazione, piuttosto è uno strumento che lavora sul fronte della banda, dato che il software non gira su un server Intel, e nemmeno su uno switch, bensì su un router.

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