Scegliere il navigatore satellitare

Tutto in uno o basato su palmare? Con ricevitore separato o integrato? Una guida dettagliata ai GPS

luglio 2006 Continua in modo sempre più tumultuoso l’offerta
sul mercato di kit e soluzioni per la navigazione satellitare. Per quanto riguarda
i kit completi, nelle tipologie classiche, come il sistema “all-in- one”
dedicato oppure il kit per palmare portrait (con sviluppo in verticale), assistiamo
o a un continuo potenziamento e perfezionamento con prezzi in calo (fascia alta)
o in un costante arricchimento delle funzioni a livelli di prezzo ormai stabilizzati
(fascia bassa).

Contemporaneamente cominciano ad ottenere un crescente successo “format”
finora poco diffusi, come il navigatore su telefono cellulare o il kit basato
su palmare con schermo landscape (con sviluppo in orizzontale).

Più stabile la situazione per quanto riguarda il software, che per
i sistemi all-in-one non è sostituibile mentre per i palmari lo è,
ma nei kit è comunque venduto in bundle con l’hardware condizionando
potenzialmente la scelta iniziale da parte della clientela.

I principali trend hardware
Dal punto di vista hardware un trend che comincia a emergere con una certa evidenza
negli all-in-one di fascia alta e medio-alta è l’integrazione di un hard
disk di dimensioni più o meno capienti, da 2,5 GB a ben 20 GB. Questa
capacità rende possibile contenere le mappe preinstallate di intere regioni
o continenti, senza bisogno di inserire e alternare schede flash.

Nello spazio rimanente possono trovare posto i file multimediali dell’utente,
così da trasformare il sistema in un dispositivo di intrattenimento;
il TomTom 910 ad esempio è anche in grado di integrarsi con un iPod.
Le funzioni avanzate includono anche il vivavoce Bluetooth.

Sempre negli all-in-one cominciano a vedersi bellissimi schermi in formato
wide, in 16:10 e oltre, che forniscono una visione panoramica in grado di replicare
il più possibile quanto “inquadrato” dal parabrezza.

Oltre alle classiche indicazioni riferite a metri, corsie, curve e rotatorie,
comincia a comparire la funzione di annuncio del nome di vie e piazze. La sintesi
vocale di alta qualità richiede di disporre di un considerevole repertorio
di fonemi e campioni audio, il che è oggi possibile grazie agli hard
disk incorporati in alcuni modelli. Grazie allo stesso sistema di sintesi vocale,
il TomTom 910 è in grado addirittura di leggere gli SMS che arrivano
sul cellulare Bluetooth accoppiato. Diventa tecnicamente possibile anche la
lettura di audiobook

Ma questa raffica di innovazioni che continua a investire il mercato non accenna
a interrompersi. Basti pensare all’originale NavMan iCN750, che integra una
fotocamera da 1,3 Mpixel con cui è possibile scattare fotografie che
saranno automaticamente arricchite con i dati di longitudine e latitudine del
luogo a cui si riferiscono; il prodotto inoltre fa uso di immagini anziché
di indirizzi per facilitare la selezione dei POI (una foto della Tour Eiffel
è più nota e assai più eloquente del suo indirizzo).

E stanno ormai uscendo anche gli UMPC (Ultra Mobile PC): alcuni di essi integreranno
funzioni di ricevitore GPS, il che li renderà piattaforme idonee alla
realizzazione di navigatori escursionistici o stradali, con funzioni di intrattenimento
wide screen.

All’estremo opposto, integrazione e miniaturizzazione si sono spinte fino a
far raggiungere dimensioni sorprendentemente ridotte, come nel caso del piccolo
Garmin StreetPilot I3 e del tondeggiante Mio C210. Entrambi i modelli possono
funzionare anche con le pile stilo.

Nella corsa dei produttori a coprire ogni nicchia di mercato non sono stati
dimenticati i motociclisti per i quali in passato esistevano soprattutto supporti
di fissaggio utilizzabili con i PDA.

Oggi è possibile acquistare un navigatore dedicato per l’uso in moto
(ma compatibile anche con l’auto semplicemente cambiando i supporti) con particolari
caratteristiche di solidità e resistenza all’umidità e, anche
qui, funzioni di telefonia via Bluetooth con auricolare wireless da portare
sotto il casco.

I principali criteri di scelta
Qualunque sia la destinazione d’uso del navigatore (escursionistico, auto, moto)
e la tipologia fisica di kit (PDA-based, PDA-like, all-in-one e via dicendo)
a nostro parere esistono alcuni requisiti irrinunciabili che dovrebbero essere
ai primi posti della checklist di chi acquista un prodotto di questa categoria.

  • Ergonomia. La praticità d’uso e la chiarezza di
    consultazione, che dipendono soprattutto dalla qualità del software
    ma anche dall’hardware non sono solo doti che rendono piacevole l’utilizzo
    del navigatore, sono anche aspetti vitali per la sicurezza.
    Anche se è rigorosamente da sconsigliare qualsiasi tipo di manovra
    sul navigatore durante la guida, in quanto fonte di possibili distrazioni,
    resta il fatto che le indicazioni mostrate sul display e pronunciate dalla
    voce sintetizzata vengono percepite durante la guida e per questo devono essere
    quanto più possibile chiare. Ogni dubbio di interpretazione, ogni scritta
    poco leggibile, ogni icona troppo simile alle altre, ogni cartina poco chiara
    genera incertezza e confusione e compromette la sicurezza del viaggio. Anche
    a ruote ferme, quando non vi è rischio per la sicurezza, un apparecchio
    scomodo e difficile da usare infastidisce e fa perdere tempo. I migliori prodotti
    devono essere utilizzabili anche da chi non abbia mai letto il manuale.
  • Supporto. Potrà sembrare un aspetto banale, ma
    non lo è. Il supporto deve impedire le vibrazioni, non deve emettere
    scricchiolii irritanti, deve restare fermo al suo posto e deve essere il più
    possibile rapido da porre in opera. Abbiamo visto ventose cedere durante la
    guida e supporti vibrare fino a rendere illeggibile lo schermo o scricchiolare
    in modo insopportabile. Ci sono supporti che si fissano con un singolo movimento
    del pollice e altri che richiedono di usare entrambe le mani, avvitare a lungo,
    e così via. Anche il cablaggio deve essere razionalizzato al massimo:
    un buon supporto deve essere pensato in modo tale da gestire tutto il sistema
    con un unico cavo di alimentazione. Più cavi penzolano sul cruscotto,
    più ci si distrae dalla guida e più si corre il rischio di impigliarsi
    o impartire accidentali strattoni che possono danneggiare connettori e supporti.
  • Schermo. Lo schermo deve comunicare le informazioni in
    modo chiaro e immediato, senza affaticare l’occhio né costringere ad
    avvicinarsi per vedere i dettagli. Deve avere proporzioni appropriate, un
    buon contrasto, un angolo di visione ampio e un efficace trattamento antiriflesso.

Vi sono poi criteri che orientano verso una o l’altra categoria di sistema
GPS.

  • Versatilità. Ossia: non solo GPS. Chi non dispone
    già di un PDA farebbe bene a valutare l’ipotesi di scegliere un kit
    basato su palmare. Lo stesso apparecchio che fa da navigatore infatti può
    occuparsi anche dei nostri appuntamenti, fare da rubrica telefonica, da lettore
    MP3, da calcolatrice, da videogioco, da browser Internet, da client e-mail,
    e così via. In più, per chi il PDA ce l’ha già, basta
    addirittura acquistare solo il ricevitore e il software di navigazione: quest’ultimo
    può essere scelto secondo le proprie preferenze. Tutto questo non richiede
    un investimento più cospicuo, anzi. Grazie alle economie di scala dovute
    agli enormi volumi in cui sono prodotti i PDA, molti kit basati su palmare
    risultano più economici delle soluzioni dedicate. Ma sono infinitamente
    più versatili e polifunzionali e consentono, in definitiva, di risparmiare
    ulteriormente.
  • Facilità d’uso. Tutti desideriamo avere a che fare
    con sistemi facili da usare, ma la soglia che definisce il concetto di “facile”
    è chiaramente diversa nel caso di un appassionato di informatica e
    nel caso dell’utente medio. Non vi è dubbio che i sistemi dedicati,
    privi di funzioni PDA, semplificano configurazione e messa in servizio e sono
    da preferire per quegli utenti (e sono la maggioranza) che non vogliono saperne
    di doversi cimentare, in auto, con il menu Start e lo stilo, con il Pannello
    di Controllo di Windows, con un Wizard per eseguire il pairing Bluetooth con
    il ricevitore esterno.
  • Possibilità di utilizzo escursionistico a piedi.
    Il GPS non è utile soltanto sulla strada, ma anche durante l’esplorazione
    turistica di una città oppure per una escursione in spazi aperti, su
    sentieri o in montagna. Chi opta per un navigatore dedicato all’uso veicolare
    rinuncia parzialmente o totalmente a questa interessante opportunità
    d’uso. Infatti, l’ingombro dei “veicolari”, il fatto che alcuni
    modelli privi di batteria richiedano necessariamente una alimentazione continua
    a 12V per funzionare e soprattutto il fatto che il software di navigazione
    non sia modificabile, fanno sì che fuori dall’auto (e dal contesto
    stradale) questi sistemi non siano in grado di fornire informazioni utili
    (come una traccia del cammino seguito, per tornare al punto di partenza) o
    non funzionino affatto. Chiunque sia interessato anche a un utilizzo escursionistico
    occasionale o prevalente dovrebbe orientare la sua scelta su un sistema basato
    su palmare (con GPS esterno o, meglio ancora, integrato nel PDA). Le soluzioni
    basate su smart­phone garantiscono un’ottima portabilità, ma sono
    ancora troppo limitate per quanto riguarda la scelta del software da usare.

Infine, una volta imparato a distinguere un sistema di buona qualità
e dopo aver scelto la categoria principale di appartenenza, entrano in gioco
altri fattori:

  • Disponibilità di mappe aggiornate. Un navigatore
    veicolare basa tutta la sua “intelligenza” su una accurata conoscenza
    della rete stradale. Questa conoscenza, tuttavia, è soggetta a continua
    obsolescenza a causa delle modifiche che periodicamente vengono apportate
    a strade, incroci, sensi unici, aree chiuse al traffico. E’ quindi necessario
    mantenere periodicamente aggiornate le mappe. Spesso i produttori vendono
    gli aggiornamenti delle mappe solo in abbinamento con versioni aggiornate
    del software. Generalmente, poi, oltre a essere aggiornate con le ultime novità,
    le mappe vengono estese a nuove aree (è relativamente recente, per
    esempio, la copertura dell’Est europeo e si comincia a vedere la copertura
    della Grecia). Purtroppo, non di rado, gli aggiornamenti hanno un costo relativamente
    elevato (da circa 50 a oltre 150 euro, a seconda di Paesi e mappe); il controvalore
    è però giustificato, specie in caso di abbinamento con una versione
    aggiornata del software. Prima di procedere con l’acquisto, è consigliabile
    controllare se il produttore del modello preferito offre aggiornamenti a scadenze
    regolari e a prezzo ragionevole. Con marchi poco conosciuti esiste il rischio
    che gli aggiornamenti vengano resi disponibili non di frequente.
  • Prezzo/qualità. La ricerca del prezzo più
    basso a qualunque costo non è in questo caso un criterio di scelta
    raccomandabile, a causa della notevole diversità esistente fra i modelli
    offerti sul mercato. Soprattutto in prodotti come i GPS che interagiscono
    con il pilota durante la guida, è importante che la qualità
    complessiva sia elevata. Questo richiede, per esempio, che il funzionamento
    sia stabile e affidabile, che le indicazioni siano chiare e tempestive, che
    i vari controlli non siano fonte di distrazione; il supporto deve assicurare
    un fissaggio estremamente saldo, i cablaggi devono essere semplificati al
    massimo.
    Anche certe funzioni “accessorie” sono utili: per esempio, l’integrazione
    vivavoce con il cellulare è utile perché evita ulteriori pericoli
    e infrazioni al Codice della Strada. Per riassumere, un modello ultraeconomico
    può costringere a compromessi perfino pericolosi sul versante della
    sicurezza di guida, mentre un prezzo più alto rispetto ai minimi di
    mercato può essere pienamente giustificato se i contenuti sono all’altezza.
  • Funzioni accessorie. I navigatori GPS basati su palmare
    sono da sempre i più versatili, dal momento che possono eseguire qualsiasi
    programma. Ultimamente, però, anche alcuni modelli di navigatori veicolari
    dedicati all-in-one cominciano a offrire funzioni accessorie, come quella
    di player multimediale, anche grazie alla notevole capacità dell’hard
    disk integrato nei prodotti di fascia alta. Tuttavia consigliamo di non considerare
    fondamentale questa caratteristica: un GPS è decisamente meno maneggevole
    di un lettore audio multimediale dedicato come un iPod o una chiavetta MP3-USB;
    per l’uso in auto come sistema audio, anche se l’altoparlante integrato è
    abbastanza potente per diffondere i messaggi di navigazione, non può
    certo rivaleggiare né in stereofonia né in qualità né
    in potenza con l’impianto dell’auto (se però potesse integrarvisi,
    allora sarebbe interessante come fonte sonora al posto della normale autoradio).
    Una funzione probabilmente più utile e tecnicamente facile da realizzare
    sarebbe la riproduzione di contenuti video durante il viaggio in auto (ovviamente,
    solo per l’intrattenimento dei passeggeri), ma al momento i prodotti che coprono
    anche questo possibile campo d’impiego sono rari.

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