Per Publiacqua conta l’accesso veloce ai dati sul back-end

Proposta da Tai Software Solutions, il top della gamma di Hitachi Data Systems consente di affrontare carichi di lavoro mission-critical. Ecco come.

Interessata a un più rapido accesso ai dati, all’ottenimento di elevati livelli di performance dei front-end e a una riduzione dei consumi energetici, Publiacqua ha scelto di avvalersi della Virtual Storage Platform di Hitachi.

Proposta da Tai Software Solutions, realtà toscana che negli ultimi anni ha radicato la propria presenza come system integrator e fornitore di soluzioni open source nella Pubblica amministrazione centrale e locale, il top della gamma di Hitachi Data Systems ha permesso a Publiacqua di affrontare senza difficoltà carichi di lavoro mission-critical.

Un vero e proprio “must” per la realtà che, affidataria della gestione del servizio idrico integrato dell’AmbitoTerritoriale Medio Valdarno dal 2002, ha visto crescere le proprie esigenze sia in termini di storage disponibile, sia di potenza computazionale.

Chiamato a gestire un sistema impiantistico complesso e articolato, per Mauro Cacciafani, It infrastructure manager di Publiacqua, si è trattato di scegliere una soluzione in grado di garantire livelli di performance delle porte Fiber Channel disponibili in linea con le best practice del settore.

Grazie ai processori general purpose di supporto al management, la Virtual Storage Platform di Hitachi consente, infatti, un più veloce accesso ai dati sul back-end, mentre un significativo risparmio energetico è garantito sia dal punto di vista del consumo di spazio e di energia per il raffreddamento, sia per l’innovativa gestione del backup della cache, non più solo su batteria ma anche su disco dedicato Ssd.

In questo modo, oltre a beneficiare di una migrazione al nuovo sistema “totalmente trasparente nei confronti dei nostri utenti” e senza l’ombra di alcun fermo o disservizio, la soluzione di Hitachi Data Systems permette a Publiacqua una gestione centralizzata di tutto il suo storage.
Tanto che, a fronte di un incremento della mole dei dati complessi e sensibili dovuto alla crescita organica e all’implementazione di servizi sempre più innovativi, l’azienda ha già avviato un’espansione dello spazio disco.

L’idea è di dotarsi di un sistema di disaster recovery per sfruttare al meglio le funzionalità di replica intrinseche nei sistemi Hds.

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