Microsoft e Symantec insieme sconfiggono Bamital

Neutralizzata una botnet che controllava fino a un milione di pc in tutto il mondo. Le macchine compromesse utilizzate sia per attività di click fraud sia per altre attività malevole.

E’ il risultato dell’impegno congiunto di Microsoft e Symantec la sconfitta di una rete mondiale di criminali informatici annunciata poche ore fa.

L’operazione condotta dalle due società ha consentito la disattivazione dei server che avevano il controllo di centinaia di migliaia di pc, naturalmente all’insaputa dei loro proprietari.

Una volta disattivati i server, gli utenti dei pc infetti si sono trovati nell’impossibilità di navigare sul web, mentre messaggi di alert delle due società da un lato li informavano dell’accaduto, dall’altro offrivano tool gratuiti per la pulizia delle macchine.
Il messaggio testualmente cita: “Vi trovate su questo sito web perché molto verosimilmente il vostro computer è infetto da un malware che reindirizza i risultati delle vostre ricerche. Continuerete a ricevere questo avviso fino a quanto non avrete rimosso il malware dalla vostra macchina“.

L’operazione rappresenta un esempio concreto di collaborazione nella lotta alla criminalità informatica: i tecnici delle due società hanno dato vita a task force nel New Jersy e in Virginia, il tutto sotto il cntrollo delle forze dell’ordine federali.

Reuters, che riporta la storia in esclusiva, racconta che con questa operazione è stata di fatto neutralizzata la botnet Bamital, anche se la conferma dell’effettivo completo successo dell’operazione arriverà col tempo.
Le prime valutazioni parlano di un numero di macchine infette compreso tra le 300.000 e il milione di unità: i pc compromessi venivano utilizzati sia per generare click fraduolenti su messaggi pubblicitari a pagamento, sia per attività di furto di identità, sia ancora come piattaforme per lanciare altre tipologie di attacchi maligni.

Secondo le prime stime di Microsoft e Symantec, la botnet Bamital finora ha generato almeno 1 milione di dollari l’anno di profitti illeciti.
La rete si estendeva dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dalla Russia alla Romania.

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