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Infinidat ed Elastic Data Fabric: prestazioni e flessibilità commerciale

Infinidat presenta Elastic Data Fabric: si tratta della visione di Infinidat sul futuro dello storage di livello enterprise, inteso come evoluzione dei dispositivi hardware tradizionali verso data center scalabili ed elastici, ad alte prestazioni, ed estremamente affidabili.

Un cambiamento verso uno storage sia in cloud che “on-premise” di tipo software-defined, che assicuri una perfetta mobilità dei dati nell’ambito del data center e del cloud pubblico.

Per le aziende questa trasformazione porterebbe significativi vantaggi sia in termini di costi sia di tempo, diminuendo i rischi e l’impatto sulle prestazioni. Si tratta di un enorme potenziale competitivo, per offrire ai clienti soluzioni innovative che consentano di passare rapidamente dal primo petabyte a numerosi exabyte di capacità, garantendo la massima flessibilità e affidabilità.

Donato Ceccomancini, Sales Manager Italy, e Andrea Sappia, Solutions Architect Italy di Infinidat hanno incontrato la stampa, a margine dell’evento Vmworld 2019 di Vmware.

Ceccomancini ha sottolineato con soddisfazione la costante crescita della azienda, nata solo nel 2011 ma rapidamente diventata un punto di riferimento nel settore del software-defined storage.

La tecnologia di Neural Cache (così come lo descrive la società israeliana) è abilitata da machine learning e intelligenza artificiale, ha permesso di ottenere performance uguali o superiori a quelle di un (pur validissimo) storage all-flash.

Tutto questo, con sistemi di indubbia performance tecnologica ma al contempo ai vertici del mercato a livello di performance. Grazie alla capacità di relazione con clienti e system integrator, Infinidat propone ai partner e alle aziende soluzioni in grado di offrire velocità importanti, affiancate a scalabilità non comuni.

Il mix di Ram, flash storage e dischi meccanici permette tanto di contenere i costi, quanto di offrire performance best in class, e con livelli di affidabilità davvero non comuni.

La flessibilità commerciale offerta dalla società è portata anche on premise: un canone di utilizzo mensile per soluzioni in sede, in modalità del tutto omologhe a quelle del cloud. Una idea brillante, e particolarmente adatto alla realtà italiana: si superano le resistenze verso il mondo del cloud, permettendo ad organizzazioni restie ad abbracciare nuove tecnologie di fare dei test approfonditi, senza necessariamente acquistare una appliance.

Come ha ricordato Ceccomancini, Infinidat non si limita a proporre una offerta commerciale molto aggressiva: anche l’elasticità gioca un ruolo determinante. Qualsiasi combinazione di on premise e a canone di utilizzo è infatti fattibile, a seconda delle esigenze delle aziende clienti. Un ulteriore tassello che aiuta non poco i service provider che si trovano a proporre nuove soluzioni alle proprie aziende clienti.

Il mercato, secondo i manager italiani, si prospetta ancor più promettente: edge computing e 5G garantiranno un notevole aumento dei dati prodotti, aumentando significativamente la base di potenziali clienti.

Sicuramente, Elastic Data Fabric sarà di grande aiuto nella diffusione del “verbo” di Infinidat in Italia,

Donato Ceccomancini ed il suo team dimostrano di aver le idee molto chiare sulle strategie da seguire, e le tecnologie e le offerte commerciali di Infinidat abilitano ed agevolano in ogni modo le attività sul territorio.

Da questo punto di vista, agire in un Paese ancora culturalmente bloccato costituisce nei fatti un vantaggio: il mercato è tutt’altro che saturo.

 

 

 

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