Il W3C stringe i tempi per gli standard royalty free

Il Consorzio ha dato il via al periodo di revisioni finali per la standardizzazione della propria politica relativa alla disponibilità gratuita di tecnologie protette da brevetto.

21 Marzo 2003 Dovrebbe essere ufficializzata nel prossimo maggio la posizione del World Wide Web Consortium (W3C) sugli standard per un’infrastruttura Web di tipo royalty free, su cui sono state appena avviate le ultime procedure di verifica. L’impegno del W3C sembra, adesso, orientato alla valutazione di possibili eccezioni alla propria politica in determinate circostanze, ad esempio nel caso in cui una tecnologia debba essere inclusa in una specifica ma non sia disponibile senza il pagamento dei diritti. Come spiega Donald Deutsch, vicepresidente degli standard e delle strategie di Oracle, facente parte del gruppo di lavoro, la politica è infatti royalty-free per “default”, ma specifiche eccezioni sono necessarie e certamente incontreranno anche il consenso della comunità open-source. Obiettivo principale di questa politica, adesso sottoposta al periodo di verifica pubblica, è ridurre gli inconvenienti causati dal blocco dei brevetti in cui vengono richieste le royalty per implementare specifiche del W3C in virtù di un determinato contributo tecnologico. Situazione d’altronde già verificatasi negli ultimi tempi e che, secondo le dichiarazioni di Daniel Weitzner, responsabile del gruppo di lavoro del W3C, ha spesso impedito lo sviluppo di una nuova infrastruttura Web. Le linee direttive della politica stabiliscono che i partecipanti allo sviluppo della raccomandazione del W3C sono d’accordo nel concedere le essenziali richieste di licenza o brevetto che blocchino l’interoperabilità; che in determinate circostanze i partecipanti al gruppo di lavoro possano escludere specifici diritti di brevetto dall’impegno royalty free, richiedendo le esclusioni subito dopo la pubblicazione della prima bozza della specifica; che la diffusione dei brevetti sono richieste dai membri del W3C e da chiunque altro partecipi alle bozze tecniche e abbia un’attuale conoscenza dei brevetti coinvolti. Le eventuali dispute relative ai diritti di brevetto in conflitto con la Patent Policy del W3C saranno gestite in base a un processo di risoluzione. Da ricordare che, fra i partecipanti al gruppo di lavoro, figurano anche le aziende America Online, Apple Computer, AT&T, Avaya, Hewlett-Packard, Ibm, Ilog, Intel, Lexmark, Microsoft, Motorola, Nokia, Nortel Networks, Oracle, Philips Electronics, Reuters, Sun Microsystems e Xerox.

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