Fattura elettronica: è il momento della Gds

I big della Grande distribuzione specializzata pronti a partire con un progetto che coinvolge la filiera

Dalla Grande distribuzione specializzata arriva un forte impulso alla diffusione della fattura elettronica in Italia. Per la fine dell’anno o al massimo i primi mesi del prossimo, dovrebbe infatti partire la prima fase del progetto che coinvolge nomi come Mediaworld, Euronics ed Expert (per limitarci ai più conosciuti) che daranno il via a un sistema che prevede lo scambio elettronico dei dati relativi a ordini d’acquisto, documenti di trasporto e fattura.


“Per sostenere i volumi di vendita e soprattutto mantenere i propri margini, molte aziende si trovano nella situazione di ricercare metodi innovativi per tagliare costi di produzione”. L’indicazione contenuta nella ultima newsletter di Nielsen è stata fatta propria da tempo dalla Gds che avendo a che fare con elettronica di consumo e Ict deve fare i conti anche con un costante calo dei prezzi che assottiglia i margini.


Per recuperare efficienza i big hanno messo da parte la rivalità e hanno aderito al progetto Ediel che prevede l’integrazione della filiera e ripercorre una strada già tracciata da altre esperienze come Metel (integrazione filiera delle componenti di materiale elettrico), Dafne (prodotti farmaceutici), Indicod-Ecr (largo consumo) e altri.


Oltre ai retailer è stata coinvolta anche l’industria per un totale di oltre 1.500 aziende aderenti. All’appello mancano ancora settori importanti come Information technology, telecomunicazioni e home entertainment, ma i contatti sono già stati avviati e in un futuro non troppo lontano il progetto potrà comprendere tutti gli attori della filiera.


I vantaggi, ha sottolineato Pierluigi Bernasconi di Mediaworld sono innegabili. Si va dalla riduzione degli errori fino allo sveltimento dei processi. “E’ un progetto – ha aggiunto il responsabile italiano di Mediamarkt, la società proprietaria della catena Mediaworld, in un’intervista a Top Trade – che va ben al di là del semplice scambio di codici o documenti in forma elettronica. Si tratta, piuttosto, di cambiare tutta la supply chain, dalla gestione dell’ordine all’inserimento dei codici prodotto nei sistemi informatici aziendali, alla gestione delle consegne dei prodotti e anche di tutto il ciclo passivo amministrativo (bolle di consegna e di fatturazione)”. Ma c’è di più. In una successiva fase si potrebbe arrivare fino alla gestione delle operazioni di pagamento.


“In sostanza – sottolinea Bernasconi – l’idea è di arrivare a certificare tutto il ciclo dei prodotti previsto dalla supply chain in modo da evitare errori e minimizzare i tempi necessari per la validazione delle informazioni rendendole immediatamente disponibili e condivise”. In più le aziende potranno risparmiare un sacco di soldi visto che, secondo le stime a corredo del progetto, l’attuale costo per singola operazione sarà abbattuto per una percentuale superiore al 50%.


La prima fase vedrà le prime aziende utilizzare la piattaforma per lo scambio dati di primo livello che eliminerà qualsiasi passaggio di carta. Un passaggio nel quale il risparmio sarà contenuto ma non trascurabile. Mediaworld, infatti, lo scorso anno ha gestito 800 mila fatture al e quali bisogna aggiungere una copia per una. Circa 1,5 milioni di fogli di carta saranno dunque risparmiati, solo per un’azienda e per un solo anno, non parlando dei vantaggi in termini di rapidità di esecuzione e di diminuzione degli errori. Il risultato, conclude il responsabile di Mediamarkt Italia, “è che tanto più la filiera riuscirà a guadagnare in efficienza e tanto più riuscirà a guidare la domanda verso i prodotti a più alta efficienza e con un miglior rapporto prezzo-qualità-prestazioni”.


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