Cfo in cerca di tecnologie e analytics per anticipare il futuro

Per l’Institute of Business Value di Ibm, i Chief information officer più efficaci nella conoscenza analitica sono quelli che sanno come trarre vantaggio dai Big Data.

Cresce il ruolo dei Chief financial officer in azienda e con esso la criticità delle attività e dei processi della funzione finanziaria correlati alla figura dei Cfo.

Basti pensare al grado di importanza assunto dall’integrazione dei dati aziendali nel loro complesso ritenuta “vitale”, nel 2005, dal 35% dei responsabili dei sistemi informativi interpellati e oggi citata in cima alle priorità da bel l’82% dei Cfo. Gli stessi che, 9 anni fa, ritenevano solamente nel 16% dei casi che il proprio team fosse in grado di gestire l’integrazione dei dati in maniera efficace, contro il 24% dei giorni nostri.
Il che, stando a quanto pubblicato nello studio Ibm intitolato “Pushing the Frontiers”, indicherebbe un aumento del 205% nel divario registrato tra l’importanza e la capacità di esecuzione del processo d’integrazione.

A dirlo sono i risultati di 570 interviste dirette ai responsabili dei sistemi finanziari di tutto il mondo, condotte dall’Institute of Business Value di Big Blue.
Lo stesso da cui è emerso che, anche solo rispetto al 2010, le attese dei Cfo per quanto riguarda i loro team finanziari si sono evolute, al pari delle loro opinioni sul potenziale di cambiamento dovuto alla tecnologia.

In cerca di strumenti per anticipare il futuro
Pressati dalla richiesta di anticipare il futuro, scoprire nuove aree di crescita dei ricavi e partecipare in modo più attivo alla definizione della strategia aziendale, per i Chief financial officer l’importanza della tecnologia e degli strumenti di analisi è costantemente aumentata.

Da qui la constatazione di quanto i Big data possano supportare le aziende nel raggiungere maggiore competitività mettendo, se possibile, ancora di più, i dati al centro delle responsabilità del lavoro dei Cfo.


Lavorando su oltre 9 anni di colloqui con i responsabili dei sistemi finanziari, l’Institute of Business Value di Ibm ha, inoltre, svelato un sottoinsieme di Cfo definiti Value Integrator, ossia persone più efficaci nell’efficienza finanziaria e nella conoscenza analitica rispetto ai colleghi.

Non solo.

Nel 2013 lo studio “Pushing the Frontiers” ha, anche, identificato un insieme più piccolo di “high perfomer” chiamati Performance Accelerator, vale a dire Cfo che hanno una padronanza delle loro mansioni così approfondita da riscontrare un successo del 70% superiore rispetto ai Value Integrator, in termini di utili e ricavi generati durante gli ultimi tre anni.

Inoltre, la percentuale di Performance Accelerator efficaci nell’integrazione delle informazioni aziendali nel loro complesso sarebbe doppia rispetto a quella dei Value Integrator, così come la percentuale di quelli che risultano efficaci nel miglioramento continuo dei processi è del 43% superiore, mentre la percentuale di coloro che risultano efficaci nello sviluppare un talento finanziario è più alta di 48 punti.

I Performance Accelerator sanno come trarre vantaggio dai Big Data
A quanto pare, un elemento di differenziazione critico per i Cfo di maggior successo sarebbe il modo in cui utilizzano e analizzano i dati.
Oltre il 44% di quelli identificati lascerebbe, infatti, da parte fogli di calcolo e intuizioni per condurre varie forme di analisi, che comprendono monitoraggio e previsione di dati finanziari relativi a supply chain, pianificazione e previsione della capacità delle risorse, oltre a guidare l’analisi di settore e della concorrenza.

In modo ancora più significativo, i Performance Accelerator sembrano dedicare più tempo alla creazione di un’infrastruttura per trarre vantaggio dai Big data, gestendo le acquisizioni e le dismissioni e sviluppando nuovi modelli di business.
Sembrano, inoltre, più propensi a utilizzare un centro servizi condivisi interfunzionali autonomo per le attività finanziarie transazionali, e hanno anche una maggiore padronanza del dominio digitale, dato che circa la metà di loro lavora presso aziende con una strategia fisico-digitale integrata in modo continuo.

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