BlackBerry reinventa se stessa

Lanciato l’atteso BlackBerry 10, insieme a due nuovi smartphone. La società gioca il tutto per tutto e riesce a integrare tutto nella sua nuova proposta. Intanto annuncia anche il cambio di nome.

Per capire qual è stata la portata dell’annuncio del nuovo BlackBerry 10 basta, forse, l’incipit del lungo articolo che David Pogue, cronista del New York Times, ha dedicato all’ultimo nato della casa canadese: ” I’m sorry. I was wrong.
This apology is for […] anyone who’s recently asked me about the future of the BlackBerry. I told all of them the same thing: that it’s doomed”
. (Scusate. Mi sono sbagliato. Le mie scuse vanno a tutti coloro che di recente mi hanno domandato la mia opinione sul futuro di BlackBerry. A tutti io ho risposto la stessa cosa: è spacciata).
Per quanto efficace sia il ”Re-designed, Re-engineered, and Re-invented” coniato dalla società per l’occasione, l’impatto di quelle scuse non richieste, da una firma notoriamente più favorevole alle proposte targate Cupertino è evidente.
E in ogni caso, e qui sta la notizia nella notizia, questa volta la società canadese non ha deluso. Non ha deluso perché la sostanza c’è, dopo tanto ritardo.

La sostanza degli annunci odierni della società canadese, che per inciso ha annunciato che d’ora in avanti si chiamerà semplicemente BlackBerry, abbandonando Research In Motion che per il fondatore Mike Lazaridis era conditio irrinunciabile, si può dividere in due componenti distinti: la piattaforma da un lato, di cui tanto si è parlato in questi lunghi mesi di preparazione, e due smartphone.
I dispositivi, su questo le anticipazioni delle ultime settimane erano state corrette, sono due, entrambi già abilitati per reti Lte: un full touch BlackBerry Z10 e il modello Q10 con schermo touch e tastiera fisica.
Utilizzano processori dual core da 1,5 Ghz, integrano 2GB di Ram, 16GB di memoria interna e uno slot di memoria espandibile, oltre porta micro Hdmi e Nfc.
Declinati nelle colorazioni bianca e nera, i nuovi BlackBerry sono immediatamente disponibili in
Regno Unito, e nei primi giorni di febbraio in Canada e Emirati Arabi.
Negli Usa si parte a marzo, mentre per gli altri mercati, le disponibilità verranno comunicate gradualmente dalla società, così come i pricing dei nuovi telefoni.

Per quanto riguarda la piattaforma, numerose sono le novità che la caratterizzano, a partire da una interfaccia gesture based completamente rivisitata all’insegna della semplicità.
In un momento in cui il Byod è tema dominante, sicuramente merita menzione BlackBerry Balance, la tecnologia che consente di mantenere separati e sicuri dati, applicazioni e contenuti di lavoro da quelli personali.
Nella demo in diretta da New York, alla presenza del Ceo della società Thorsten Heins, l’accento è stato posto forte su questa caratteristica, evidenziando non solo come i due ambienti, personale e lavorativo, coesistano se pur nettamente separati, tanto che lo stesso BlackBerry World, il marketplace per le applicazioni, appaia completamente differente in base alla modalità di accesso da parte dell’utente.

BlackBerry Hub riprende invece un tema che già in versioni precedenti della piattaforma era stato abbozzato: la possibilità di gestire da un unico punto tutte le conversazioni email, i messaggi BBM, le interazioni sui social media, mentre Remember aiuta ad organizzare e gestire tutte le informazioni presenti sullo smartphone relativamente a progetti o idee, permettendo di raggruppare i contenuti come siti web, email, foto, documenti e altri file.
Miglioramenti sono stati apportati all’esperienza touch, a partire dalla funzionalità Flow, che permette alle funzionalità e alle applicazioni di funzionare insieme senza problemi, e consentendo di completare in modo efficiente qualsiasi tipo di attività con una sola mano.
La tastiera impara le parole e il modo in cui vengono più spesso utilizzate e le suggerisce per velocizzare la digitazione.

BBM è stato aggiornato e include chiamate vocali e video chat, oltre alla possibilità di condividere lo schermo con un altro contatto BlackBerry 10, mentre sono stati aggiornati alla nuova piattaforma le funzionalità legate alla fotocamera, il browser, la tecnologia di sicurezza.

Quanto ad applicazioni e supporto, si conferma il supporto integrato a Microsoft Exchange ActiveSync, mentre lo store parte con 70.000 applicazioni BlackBerry 10, un ampio catalogo di musica e video, con l’impegno di rendere disponibli la maggior parte dei film pubblicati lo stesso giorno in cui vengono rilasciati in Dvd.
Tra le applicazioni, non mancano Facebook, Twitter, LinkedIn e Foursquare, tutte preinstallate, né le proposte Disney, Cisco, Skype e Rovio.

Resta da capire, a questo punto, come reagiranno i mercati.
Il titolo, in queste prime ore è oggetto di scambi intensi, ma i primi riscontri online sembrano positivi.
Per la società era l’ultima chance e non poteva sbagliare, e di questo era perfettamente consapevole.
Per questo motivo la sensazione è che nel suo giocarsi il tutto per tutto ha fatto in modo che nessuno possa alzare il dito e obiettare: ”manca qualcosa”.
Ed è questo, in fondo, anche il motivo del pesante ritardo accumulato in questi mesi: tutto è stato previsto e, soprattutto, tutto è stato integrato.
Anche sul display, la società ha deciso di giocarsela con i suoi diretti competitor, integrando nei suoi dispositivo uno schermo da 4,2 pollici con una risoluzione di 356 pixel per pollice, superiore dunque al Retina che ha un rapporto di 326 pixel per pollice.

E’ chiaro che poi toccherà agli utenti decidere e resta da capire se il terreno perso a favore di Android e Apple sia in qualche modo recuperabile.
Certo, la società conta su uno zoccolo duro di 80 milioni di utenti, molti di loro fortemente restii ad abbandonarla.
Ed è chiaro che è da lì che ripartirà.

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