Rim in difficoltà rimanda BlackBerry 10

Una brutta trimestrale per la società che per la prima volta nella sua storia chiude in rosso. Il commento di ALberto Acito, responsabile delle attività in Italia.

Non si tratta di lanciare un nuovo dispositivo. Con BlackBerry 10 noi
stiamo preparando una piattaforma completamente nuova, che richiede
tempo e risorse per essere realizzata e che non può e non deve essere
presentata in una fase di sviluppo incompleto
“.
Così Alberto Acito, responsabile delle attività di Reasearch In Motion in Italia, ha commentato in giornata gli annunci della Corporation nella serata di ieri.
Annunci non certo facili, che hanno lasciato un po’ di sconcerto in analisti e investititori.
La società canadese ha presentato infatti i risultati di una trimestrale nella quale, per la prima volta nella sua storia, chiude in rosso.
Ha annunciato un piano di ridimensionamento che passa attraverso il taglio di 5.000 posti di lavoro, pari al 30% del totale degli addetti.
Ha, per di più, rimandato il rilascio dei dispositivi con cuore BlackBery 10 all’inizio del 2013.

Per quanto riguarda i risultati finanziari, per il primo trimestre dell’anno, chiuso con il mese di giugno, si parla di un fatturato di 2,81 miliardi di dollari, in calo del 43% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, e, ancor di più, di una perdita di 192 milioni di dollari, pari a 37 centesimi per azione.
Lo scorso anno aveva chiuso a 4,91 miliardi di fatturato, con utili per 695 milioni, pari a 1,33 dollari per azione.
Non solo.
Il titolo, nell’ultimo anno ha registrato un calo del 70%, anche per effetto di una crescente sfiducia da parte degli investitori.

Per fronteggiare questa situazione, non certo semplice, la società si trova dunque nell’obbligo di attuare una drastica riduzione dei costi, attraverso, come spesso accade in questi casi, una riduzione dell’organico.
I tagli annunciati dovrebbero avere come effetto immediato un risparmio di 350 milioni di dollari, che si tradurrà in un miliardo di dollari di “savings” alla voce “costi operativi” nel giro di un anno. 

Il colpo peggiore, tuttavia, sembra arrivare proprio dalla decisione di imporre una tempifica diversa al lancio dei nuovi dispositivi basati sulla nuova piattaforma BlackBerry 10.
Rim ha bisogno di nuovi device, sostengono molti analisti, e perdere il back to school e ancor di più l’intero periodo natalizio proprio nel momento in cui tanto Apple tanto tutti gli i player che stanno giocando le loro carte su Android e Windows Phone lanceranno le loro novità potrebbe avere effetti ancor più negativi sulle sorti dell’azienda.

Ed è comprensibile che in questo clima molti analisti abbiano rispolverato le vecchie vie d’uscita, ipotizzando una possibile cessione del business, o meglio di parte di esso, ad altri competitor.
Microsoft resta in pole position tra i candidati, sia per l’acquisto dei servizi di rete sia ancora per una alleanza forte sulla falsariga di quella stipulata con Nokia.

Tuttavia di speculazioni si tratta, che non trovano finora alcuna conferma in nessuno dei soggetti interessati.

In questo scenario, Alberto Acito comprende dunque le perplessità che ciroclano in queste ore, ma cerca di spingere la riflessione un po’ oltre.
Sull’idea della piattaforma e dell’ecosistema e di tutti gli sviluppi che nel frattempo stanno interessando e interesseranno Bes, Bis e Fusion.
E ci è parso chiaro, dalle sue parole, che anche i tagli, così consistenti, finiranno per impattare sul tempo necessario alla chiusura dei lavori sulla nuova piattaforma.
Con un effetto a cascata forse difficile da accettare, ma non impossibile da comprendere.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome