Il posizionamento strategico sulle soluzioni cloud per la dematerializzazione dei processi documentali ha premiato il software vendor francese, che ha chiuso l’esercizio fiscale sopra i 40 milioni di euro, il 6% in più rispetto al 2011.
A procedure di audit sul consolidato completate, per Esker i risultati conseguiti nell’anno conclusosi il 31 dicembre 2012 sono da ritenersi i migliori della storia della società.
Attiva nella commercializzazione di soluzioni di automatizzazione dei processi documentali, è al cloud computing applicato ai processi per dematerializzare la ricezione, la gestione e l’invio dei documenti che Esker deve la crescita a doppia cifra registrata nel 2012 sia in termini di vendite che di profitto.
Con all’attivo circa 3.500 clienti in modalità SaaS, nell’esercizio appena conclusosi il software vendor francese presente con filiali in Nord America, Europa e nella zona Asia Pacifico, ha portato a casa oltre 40,3 milioni di euro di fatturato e processato oltre 300 milioni di pagine attraverso le proprie soluzioni sulla nuvola.
Presente anche in Italia dal 1985 con una sede a Milano e una rete di distributori e partner certificati, quello registrato a livello worldwide è un risultato in crescita del 6% rispetto al fatturato 2011, per profitti operativi e vendite cresciuti, rispettivamente, del 12 e del 14% in più rispetto ai dodici mesi precedenti.
Il tutto a conferma del posizionamento strategico adottato fin dal 2005 da Esker nel mercato delle soluzioni cloud per automatizzare i processi documentali.
Le stesse che, nel 2012, hanno registrato un’accelerazione nel tasso di adozione da parte delle aziende di qualunque dimensione e settore di appartenenza mostrando la profittabilità di un modello tecnologico che, stando a quanto dichiarato in una nota ufficiale, “consente ai clienti di aggiornare i propri sistemi It senza dover investire grossi capitali” e di “procedere nei loro progetti di automatizzazione nonostante la situazione economica incerta”.
Un trend di cui ha saputo trarre profitto la società che, archiviata una crescita di quasi il 25% delle proprie soluzioni cloud, ha compensato “senza difficoltà” il declino registrato nelle vendita tradizionale di licenze realizzando risultati operativi in crescita del 12% e una liquidità passata dai 10,8 milioni di euro del 2011 agli attuali 11,4 milioni.
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