Pur se riconosciuta colpevole di pratiche illegali, l’azienda di Bill Gates ha ottenuto una sentenza molto favorevole. Un segno dei tempi e un taglio con il passato
11 novembre 2002 Dopo aver perduto qualche
battaglia, Microsoft ha finito con il vincere la guerra nella
causa antitrust che, per oltre quattro anni, l’ha vista opporsi
ai rappresentanti del Governo degli Stati Uniti.
La società è stata
riconosciuta colpevole di pratiche illegali di mercato, ma la
punizione non ha nulla di paragonabile alla scissione, a suo tempo comminata ai
cartelli del petrolio e delle Tlc.
Il primo giudice, in realtà, si era
pronunciato in tal senso.
Ma allora c’era Bill Clinton alla presidenza e un
clima politico diverso.
Oggi le cose sono cambiate e, dunque, all’azienda di
Bill Gates basterà rendere pubbliche informazioni su protocolli e
Api utilizzati in Windows, con ampi margini di discrezionalità.
Con
buona pace di chi crede ancora nel mercato.
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