Vmware: il software al governo del datacenter

A San Francisco la virtualizzazione si prende tutto: storage, networking, sicurezza e ovviamente il cloud.

Al Vmworld 2013 di San Francisco Vmware ha presentato nuovi prodotti e servizi per favorire l’adozione di un’architettura software-defined datacenter e sfruttare la virtualizzazione avanzata in aree come il networking e la sicurezza, lo storage e l’availability, la gestione e l’automazione.

In pratica i nuovi prodotti come Nsx e Virtual San ridefiniranno l’hypervisor e il suo ruolo nel datacenter.

Estendendo i principi di virtualizzazione, di astrazione, di pooling e automazione a tutte le risorse e i servizi di datacenter, l’architettura di Vmware punta a semplificare e velocizzare il provisioning e la gestione di risorse storage, computazionali e di rete attraverso l’automazione basata su policy.
Vmware ha dunque annunciato quattro prodotti che consentono di virtualizzare le infrastrutture e fornirle come servizio, garantendo efficienza, agilità e controllo per la costruzione e la gestione di cloud privati, ibridi e pubblici.

La rete va virtualizzata

Vmware Nsx è una piattaforma di virtualizzazione di rete che fornirà l’intero modello di rete e di sicurezza come software, disaccoppiato dall’hardware.
Con la virtualizzazione della rete Nsx propone un nuovo modello operativo per il networking che rompe le attuali barriere fisiche e consentirà ai responsabili dei datacenter di ottenere maggiori velocità e agilità, riducendo i costi.

Come con la virtualizzazione dei server, l’approccio per la virtualizzazione di rete consente ai responsabili dei datacenter di trattare la rete fisica come un pool di capacità di trasporto che può essere utilizzato on-demand.
Reti virtuali vengono create programmaticamente, offerte e gestite, utilizzando la rete fisica di base per la connettività Ip semplice.

Le reti virtuali Nsx supportano le applicazioni esistenti, invariate, su qualsiasi infrastruttura di rete fisica. Nsx è costruita su un’architettura distribuita in cui i servizi di rete sono integrati con il cuore dell’hypervisor.
Questo consente di avere servizi scalabili in parallelo con l’hypervisor per far fronte alle necessità delle applicazioni. Poiché Nsx offre servizi Layer 2 – Layer 7 interamente via software, tutto quello che si deve fare per ampliare l’infrastruttura è aggiungere server.

I partner tecnologici di Vmware sono organizzati per seguire il ciclo di vita della virtualizzazione di rete, che includono i gateway di rete di servizi per unire ambienti fisici e virtuali; piattaforme di sicurezza di rete che forniscono la sicurezza di rete multi-servizio, compresi firewall e prevenzione delle minacce; i servizi di application delivery tra cui il bilanciamento del carico, application delivery e controller di ottimizzazione Wan e servizi di sicurezza inclusi antivirus, Ids/ Ips e gestione delle vulnerabilità.

La virtual San

Vmware ha poi presentato Virtual San, una tecnologia che estende Vmware vSphere per mettere insieme risorse computazionali e direct-attached storage.
Virtual San offrirà un piano dati virtuale che crea un cluster di dischi server e flash per creare uno storage condiviso ad alte prestazioni, resistente, progettato per le macchine virtuali. Porterà l’infrastruttura convergente a scalare in modo rapido e granulare le risorse di calcolo e storage.

Come Nsx, Virtual San è costruita su un’architettura distribuita unica che consentirà ai servizi di storage di scalare in maniera lineare in base alle necessità dell’applicazione.
Attraverso l’integrazione di Virtual San con vSphere, Vmware ha ridefinito il ruolo dell’hypervisor per offrire servizi di calcolo e storage in modo elastico e flessibile.
L’architettura distribuita consente a Virtual San di offrire prestazioni I/O comparabili con array storage midrange e di far leva sulle economie di scale di storage direct-attached. Offre un piano di controllo basato su policy unico che consente di automatizzare il consumo e la gestione dello storage attraverso policy incentrate su macchine virtuali.

Il cloud
Vmware vCloud Suite 5.5 ora consente di costruire e gestire un cloud privato basato su vSphere utilizzando l’architettura software-defined datacenter, che fornisce servizi di infrastruttura virtualizzati con intelligenza integrata per automatizzare il provisioning on-demand, il posizionamento, la configurazione e il controllo delle applicazioni basate su policy.
Vmware vCloud Suite è basata su Vmware vSphere, la piattaforma di virtualizzazione leader nel mondo. Per migliorare la disponibilità delle applicazioni business-critical,  vSphere 5.5 introduce vSphere Ha App per rilevare e risolvere problemi di applicazioni o del sistema operativo. Il nuovo vSphere Flash Read Cache virtualizza memoria flash lato server per ridurre sensibilmente la latenza delle applicazioni. Per migliorare ulteriormente il tempo di risposta delle applicazioni sensibili alla latenza vSphere 5.5 introduce una sensibilità di bassa latenza.Permette configurazioni due volte maggiori rispetto alla precedente Cpu fisica, alla memoria e ai limiti dei nodi Numa.

Con vSphere Big Data Extensions si possono far girare workload Apache Hadoop e Big Data su vSphere 5.5, insieme ad altre applicazioni. vSphere 5.5 supporta ora i processori di nuova generazione Intel Xeon E5 v2 e Intel Atom C2000.
Sono state poi aggiunte vCloud Automation Center e  vCenter Operations Management Suite a tutte le edizioni di  vCloud Suite 5.5.

Ottimizzare la capacità virtuale
Introdotto nel febbraio di quest’anno, vSphere con Operations Management combina la piattaforma di virtualizzazione con nuove funzionalità per la capacità del carico di lavoro. Vmware vSphere con Operations Management consentirà di ottimizzare il loro ambiente attraverso una pianificazione integrata della capacità con un monitoraggio e il mantenimento proattivo di prestazioni complessive del loro ambiente.

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