Tecnologie voice-centric: il valore si misura sul conto economico

Con il rilascio dei nuovi Talkman A720, Vocollect sposta il focus sulla riduzione dei costi operativi dei processi logistici “in ottica economica, non solo tecnologica”.

Decisa a portare le warehouse operations “to the next level”, Vocollect ha ufficializzato anche sul mercato italiano il rilascio dei nuovi device Talkman A720 «che – per Antonino Lanza (nella foto), business development manager, Mediterranean and Middle East, Vocollect Emea – chiudono un ciclo di sviluppo innovativo sull’intero sistema vocale».

Un sistema che, per chi si intende di soluzioni voice-centric end to end, è composto da una serie di componenti integrate, sia hardware sia software, che, nell’arco degli ultimi cinque anni, Vocollect ha rinnovato in toto proponendo anche le cuffie wireless SRX2 e il nuovo software client VoiceCatalyst.

L’obiettivo si conferma la riduzione dei costi operativi dei principali processi logistici attraverso la proposizione di una piattaforma in grado di aumentare l’efficienza degli operatori incrementando il livello di qualità in termini di riconoscimento vocale, ergonomia e valore dell’investimento.

«Ovviamente – è l’opportuna precisazione di Lanza –, chi implementa un nuovo sistema deve accedere a tutte le componenti mentre, compatibilmente con le prestazioni dell’hardware che ha in casa, il cliente preesistente può eseguire una serie di aggiornamenti graduali».

Gli stessi per cui il nuovo VoiceCatalyst è di evidente supporto, visto che «il passaggio da un vecchio software client al nuovo non comporta il dover riscrivere alcuna applicazione vocale» annullando, di fatto, eventuali nuovi costi di sviluppo delle applicazioni.

«In termini economici – ribadisce il nostro interlocutore –, il valore portato dalla tecnologia vocale si conferma consentire all’operatore impegnato in centri di distribuzione e magazzini di eseguire una transazione con il sistema informativo in maniera più rapida ed efficiente rispetto al passato. Solo così il conto economico migliora e le prestazioni consentono di aggiungere valore all’operatività quotidiana, che non si limita al solo concetto di “occhi e mani libere”».

Mostrano di averlo capito le reatà del grocery e le aziende che forniscono servizi logistici ma anche, e sempre di più, realtà attive in mercati verticali come abbigliamento, farmaceutico e automotive, «che cominciano a mostrare un interesse rilevante».

Un business 100% indiretto
Per loro, in Italia come nel resto dell’area Emea, sotto il cappello del

Vocollect PartnerNet Program, un canale di business partner certificati si occupa di mixare le competenze tra i Total Solution Provider, «che operando nel settore dell’identificazine automatica e vantano una forte presenza nel mondo della logistica» e gli Host System Partner, «che producono e rivendono soluzioni software per la gestione della logistica in magazzino».

Chiamati, spesso e volentieri, a collaborare su un medesimo cliente è a loro che Vocollect chiede di dimostrare attraverso appositi strumenti l’effettiva validità della sua tecnologia, «ma in ottica prevalentemente economica e non esclusivamente tecnica».

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