Sei soluzioni VoIP per casa e ufficio

Dal telefono dual al centralino, il test di una serie di soluzioni per l’uso domestico o aziendale

Maggio 2006 L’utenza a cui questa tecnologia si rivolge è
estremamente ampia e inizia ormai a delinearsi una ripartizione abbastanza evidente
delle tipologie di prodotti offerte ai vari settori di mercato. Questa focalizzazione
ha implicazioni piuttosto profonde in quanto non riguarda solamente il semplice
criterio di costo, ma anche e soprattutto la formulazione dei contenuti funzionali
del prodotto, la scelta degli standard con cui opera, la sua versatilità
e scalabilità. Il risultato sono categorie di prodotto completamente differenti,
anche se molto spesso vengono sbrigativamente riassunte sotto la definizione altamente
generica di “prodotti VoIP”.

Per la casa, da migliorare la semplicità
La platea più ampia, ma non per questo meno esigente e difficile da conquistare,
è quella costituita dal mercato consumer e residenziale, per il quale
vengono ideate soluzioni sempre più facili da installare e configurare,
sempre più immediate da usare e integrate con Skype o altri softphone,
senza bisogno di sottoscrivere abbonamenti con provider VoIP.
In genere l’esigenza di questa fascia di utenti è semplicemente
quella di poter telefonare risparmiando, ma riducendo al massimo spese, complicazioni
e inconvenienti dell’utilizzo della tecnologia VoIP, che si preferirebbe
restasse ben “nascosta”.

Così, anche se si fa uso di un softphone come Skype, i prodotti migliori
rendono possibile telefonare via VoIP senza trovarsi davanti al PC e senza bisogno
di poterne vedere lo schermo. Resta la necessità di tenere acceso il
PC, che però può anche trovarsi in un’altra stanza della
casa.

Questo è possibile grazie ai nuovi telefoni cordless per Skype, la cui
base si collega al PC via USB. Dal terminale cordless, in genere dotato di ampio
display dot-matrix, è possibile scorrere la lista contatti di Skype e
chiamarli, oppure effettuare una chiamata verso un normale numero telefonico
mediante SkypeOut. I prodotti che dispongono anche della attestazione su normale
linea analogica PSTN consentono, sempre dal terminale cordless, di scegliere
se effettuare la chiamata via PSTN o via SkypeOut, semplicemente premendo il
tasto di invio chiamata corrispondente alla “via” desiderata. In
questo modo telefonare risulta possibile anche quando il PC è spento;
lo stato di raggiungibilità del PC è visibile sul display del
telefono.

Per chi lavora da casa o in un piccolo ufficio
Un secondo importante “bersaglio” dei produttori di questi sistemi
è il mercato SOHO (small office home office), nel quale conta molto il
buon equilibrio fra prezzo e funzionalità associato a un elevato livello
di integrazione e versatilità d’uso; questa categoria di acquirenti
ha delle esigenze e un contesto operativo piuttosto precisi, caratterizzati
in genere da una connessione a larga banda DSL, una linea telefonica o ISDN,
un parco PC costituito da un numero non troppo elevato di macchine e magari
una LAN wireless WiFi.

Questi utenti dispongono già di uno o più telefoni analogici
o cordless e non escludono a priori l’opzione VoIP via provider esterno
SIP, in un’ottica di razionalizzazione e riduzione della spesa telefonica
complessiva, grazie al contratto di telefonia stipulato con un solo soggetto,
e di maggiore flessibilità operativa, grazie alle funzioni avanzate di
gestione delle chiamate che il SIP offre. Così, accanto alla possibilità
(che resta comunque) di effettuare occasionali chiamate con Skype, per il traffico
dial out è molto apprezzata la funzionalità di ATA (Analog Telephone
Adapter), interfaccia con la quale è possibile usare gli attuali telefoni
analogici per chiamate VoIP SIP.

Nella maggior parte dei casi questi utenti possiedono già sia il modem
ADSL sia un access point WiFi; con l’evoluzione continua di queste tecnologie,
risulta interessante un upgrade che con un’unica sostituzione aggiorni
contemporaneamente il modem al più recente ADSL2+ (fino a 24 Mbps) e
il WiFi allo standard 802.11g+ da 125 Mbps. Soprattutto se tutte queste funzioni,
più quelle di ATA VoIP SIP, firewall, controllo dei costi di connessione,
router e switch di rete, risultano amministrabili in modo centralizzato da un’unica
interfaccia Web anziché da tante interfacce diverse, una per il modem,
una per l’access point, una per il router e una per l’ATA.

Azienda, i centralini dedicati
Una fascia di mercato ancora più esigente, per ovvi motivi, è
rappresentata dal mondo delle piccole e medie aziende (small-to-medium business
– SMB), per le quali hanno grande importanza questioni quali la scalabilità
della soluzione tecnica prescelta, la convenienza economica dell’investimento
nel medio periodo, l’interoperabilità e compatibilità con
sistemi standard e con provider esterni, la completa gamma di funzioni che assicuri
di poter fare fronte a eventuali esigenze operative future più sofisticate
di quelle attuali, la resistenza a guasti per la prevenzione di disservizi che
interferirebbero in modo inaccettabile con l’attività aziendale.

La risposta a queste esigenze è costituita da un PBX (centralino) VoIP.
Questo tipo di sistema offre una flessibilità operativa, una ricchezza
di funzioni e soprattutto una scalabilità ben superiori a quelle degli
hub “all in one” destinati al mercato SOHO. Ne esistono tre tipi:
software only, software più hardware dedicato e hardware, che differiscono
per il grado crescente di scalabilità, autonomia e affidabilità.
Il ventaglio di funzioni VoIP e PBX supportate è invece analogo nei tre
casi, ragion per cui, anche per motivi di costo, sono i primi due tipi a risultare
i più interessanti per le piccole e medie aziende. In particolare, se
il PBX software gira su architettura PC o Linux, la migrazione dall’opzione
“solo software” a una “software + hardware dedicato”
è facile e veloce.

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