Salone del Libro: digitale non è più fenomeno

A Torino parlano Bookrepublic, Kobo e Ibs: tra dispositivi e modelli di vendita, la lettura digitale è ormai parte del bouquet dei principali player.

La vera notizia, oggi che il Salone del Libro di Torino si avvia a chiudere la sua ventiseiesima edizione, è che l’ebook cessa di essere trattato da ”fenomeno”.
Un cambio di visione: è questa la percezione che si ha parlando con gli operatori presenti in questi giorni al Lingotto.

Racconta Marco Ferraio, uno dei fondatori di Bookrepublic, che quest’anno ha scelto un allestimento in puro stile spiaggia, con tanto di sdraio e ombrelloni e una serie di promozioni per prepararsi a un’estate al momento ancora meteorologicamente lontana: ”Quest’anno sentiamo parlare di ebook in modo diverso. Non sono più un fenomeno, ma rappresentano una componente del fatturato che vale la pena analizzare nelle sue dinamiche”.
Del resto, secondo Ferrario, in un mercato in cui tutto sta calando e che perde di continuità, il segmento degli ebook ha tassi di crescita a tre cifre.
Esce dunque dal limbo della novità per approdare al ruolo più consono di modalità di fruizione.

E se lo scorso anno la grande novità del Salone è stata rappresentata da Amazon con i suoi ereader, quest’anno l’area dei dispositivi, oltre a Sony o Trekstor, ha visto sia Ibs sia Kobo giocare la carta del device con schermo illuminato.

Kobo, per la prima volta al Salone, era presente allo stand Mondadori Direct con cui ha stretto una importante partnership commerciale.
La società, che a livello mondiale ha raggiunto il tetto dei 12 milioni di utenti registrati e che ancora nel mese di dicembre vantava una crescita del 150 per cento nelle vendite di dispositivi, a dispetto delle previsioni degli analisti che preconizzano un calo nell’interesse nei confronti di device dedicati, a fronte della maggiore disponibilità di mini tablet, a Torino ha presentato l’intera gamma di offerta.
Cinque dispositivi, a partire dal Mini per passare ai modelli Touch, Glo, Arc (in questo caso un tablet) e Aura HD, di fatto protagonista allo stand.
”E’ un dispositivo dedicato ai forti lettori – ci spiegano i responsabili della società, arrivati apposta per l’evento di Torino – studiato sia dal punto di vista dell’ergonomia, con una forma più smussata che ne facilita la presa con una sola mano, sia da quello della leggibilità, con uno schermo più grande, con la migliore risoluzione oggi disponibile, che garantisce una migliore definizione dei caratteri. Abbiamo utilizzato un processore più veloce, così da garantire risposte più rapide alla richieste dell’utente e in generale abbiamo ottimizzato il software con l’obiettivo di dare un maggiore controllo dell’esperienza di lettura”.
Nessuna novità invece per quanto riguarda le strategie commerciali: in Italia i Kobo si vendono attraverso i canali online e offline di Mondadori e non si prevede al momento un ampliamento della rete verso altri operatori.

Nuovi dispositivi sono stati annunciati anche da Ibs, che ha portato in vetrina al Salone sia LeggoIBS Touch Lux, un ereader con schermo illuminato frontalmente, sia LeggoIBS SurfTab, un tablet 7” HD con sistema operativo Android.
Disponibili dal 15 giugno, saranno proposti rispettivamente a 129 e 159 euro.
Touch Lux ha un display da 6” e-ink Pearl HD multitouch e integra funzionalità touch: come gli atri dispositivi della famiglia supporta i formati ePub e Pdf, con e senza Drm, nonché il text-to-speech in 5 lingue.
Come gli altri ereader della famiglia ha uno slot di espansione di memoria per schede MicroSD sino a 32 Gb e viene consegnato completo di dizionario Zingarelli e due ebook.

Il tablet, invece è un dispositivo Android con schermo da 7 pollici
IPS multitouch ad alta risoluzione (1280×800) dal peso di 300 grammi.
Viene consegnato con memoria da 8 Gb, espandibile via MicroSd fino a 32.
Tra le app preinstallate ci saranno la nuova IBS.it, LeggoIBS e Libraccio.it dalla quale consultare il database con le adozioni scolastiche per scuole medie e superiori insieme ad un ricchissimo catalogo di varia usata. La certificazione Google garantisce l’accesso alle applicazioni disponibili sul GooglePlay Store.

Ma la presenza di Ibs al Salone del Libro si è giocata anche in chiave social.
Nella giornata di inaugurazione, infatti, è stata presentata l’ultima evoluzione di Wuz.it, dal 2006 sostituitosi ad Alice.it come risorsa on line per gli amanti dei libri e della lettura.
In questa nuova versione Wuz diventa di fatto una community del libro, che lascia spazio ai lettori che desiderano condividere non solo le loro librerie, ma anche le loro esperienze di lettura, le loro recensioni, o che ancora desiderano produrre proprie sinossi sulle opere appena lette.

Ma Ibs, ed è questa la nota conclusiva di questi brevi spunti dal Salone del Libro, è e resta uno dei player di riferimento per l’ecommerce italiano.
Protagonista da quindici anni ormai di un settore che finalmente comincia a recuperare il gap con gli altri Paesi europei, a Ibs si applicano in pieno alcune delle osservazioni che emergono dalla ricerca Aie e Nielsen sullo stato di salute del mercato librario in Italia.
In un settore che complessivamente nei primi 4 mesi dell’anno fa segnare un -4,4% a valore e un -0,7% a copie
l’online segna la crescita più importante tra i diversi canali, passando, Amazon esclusa, 5,5% del 2012 al 6,3% del 2013 sia a copie che a valore.

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