Reply: non si può ignorare la digital transformation

A Oracle OpenWorld parla Filippo Rizzante, Cto di Reply, e racconta una vision d’impresa tutta orientata alla crescita.

”Ciò che per altri è buzz word, per noi è business corrente”, così Filippo Rizzante, Cto di Reply, di fatto spiega i risultati positivi di una realtà tutta italiana che continua a trovare affermazione e riconoscimenti fuori dai confini nazionali.
Per il settimo anno consecutivo, Reply sceglie la cornice di Oracle OpenWorld, di cui la società è partner Platinum, per raccontarsi.
”Non abbiamo mai smesso di crescere – prosegue Rizzante, che parla di una realtà di 4.500 persone, con un fatturato in crescita del 14,3% e un Ebit che anno su anno segna un +15,6%.
Una società giovane, con un’età media di 32 anni e il 90 per cento dei dipendenti laureati, che tuttavia fatica ”a trovare ragazzi bravi e talentuosi da assumere”, forse perché, come spiega a margine della presentazione, mancano skill specifici o manca un corretta comprensione delle competenze necessarie per le diverse attività.

Convinto che non sia più possibile ignorare fenomeni come cloud, mobility, social, big data e tutto quanto ha a che fare con la digital transformation, Rizzante richiama la teoria della singolarità di Kurzweil per spiegare la sua idea di impresa.
”Entro il 2045 – spiega – la somma di tutta l’intelligenza umana sarà un miliardo di volte più piccola della somma dell’intelligenza non biologica”.
E in un mondo in cui la tecnologia cresce esponenzialmente, ”non è importsnte essere grandi, anzi. Non va certo bene essere grossi e lenti. Velocità e snellezza sono caratteristiche vincenti. Per questo è importante ripensare organizzazioni, processi e tecnologie a supporto”.
Nella democratizzazione dell’informazione e dell’accesso ai dati, i piccoli gruppi riescono a cambiare il mondo in un tempo molto breve. E sono loro a destabilizzare i grandi player.
Il che suona esattamente come una promessa.

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