
La società di Ivrea ridà lustro allo storico brand e si prepara ad affrontare il mercato delle stampanti con nuovo vigore e con un nuovo canale
Ottobre 2005, Olivetti torna. Si è liberata del "cognome" Tecnost,
e punta a recuperare la riconoscibilità presso il pubblico.
«Ci sono pochi grandi nomi dell’industria italiana che sono universalmente
riconosciuti in tutto il mondo. Olivetti è stato e ancora è
uno di questi. Il rilancio del marchio non vuole essere, però,
un nostalgico recupero di un simbolo appannato, ma la strategia di un’azienda
con la forza propositiva di nuovi prodotti, pronta a competere con gli
altri grandi nomi noti del mercato stampanti». è con
queste parole che lo stesso Marco Tronchetti Provera,
presidente di Telecom Italia, ha dato l’annuncio, indice dell’importanza
che il Gruppo, proprietario al 100% dell’azienda, vuole porre all’operazione.
E l’amministratore delegato di Olivetti, Giovanni Ferrario,
conferma: «Olivetti detiene una brand awareness che, a livello
europeo, arriva in media al 78%, e quasi al 90% in Italia, conservando
il prestigio conquistato negli anni passati». Una conoscenza
da parte dell’utenza cui contribuisce la presenza della società
in ben 83 Paesi, per un fatturato worldwide di 601 milioni di euro nel
2004, ripartiti tra utenza consumer (32%), cui sono destinate le stampanti
ink jet; clienti Office (32%), fruitori dei prodotti per ufficio, e per
il rimanente 36% clienti business, per le linee di stampanti specializzate
(per banking, retail, poste, ticketing), e la gamma di terminali per ricevitorie
del Lotto.
«Un fatturato che abbiamo intenzione di sbilanciare sul mondo
consumer – dettaglia Ferrario –. Per l’anno in corso il nostro
obiettivo è di ripartire il nostro giro d’affari tra un 53% consumer,
21% Office e 26% Business». E proprio in tale direzione va
la nuova generazione di prodotti cui la società affida il rilancio,
con la multifunzione AnyWay e la stampantina portatile per fotografie
MyWay, a impronta decisamente family, a partire dall’innovativo design.
«Proprio nell’area consumer – riprende Ferrario, indicando
le attività previste fino al 2007 – sono stimati investimenti
per 150 milioni di euro, metà dei quali saranno destinati alla
ricerca e sviluppo. Per quanto riguarda il settore Office saranno, invece,
consolidati gli accordi relativi alle fotocopiatrici e laser, mentre la
parte business vedrà, oltre al rafforzamento delle intese esistenti,
un maggiore impegno nello sviluppo di nuovi settori, quali la mobilità
e il voting, e il presidio sulle tecnologie emergenti, Rfid in primis».
Se da un lato la clientela sarà bersagliata dai messaggi pubblicitari,
anche il canale sarà pesantemente coinvolto. Ai 1.500 rivenditori
della rete Olivetti, si aggiungeranno i negozi Tim, presso i quali sarà
veicolata la piccola MyWay. Ma le nuove ink jet saranno presenti anche
sugli scaffali della Grande distribuzione.