Entra nel vivo la proposta di grid computing a consumo, grazie a Telus. Novità anche sul fronte Sun Ray.
Sun prosegue nella propria attività di “smantellamento” del pricing.
Nella settimana di Solaris 10, che ha suonato la musica del “sistema operativo gratis-si paga solo il servizio”, il Coo Jonathan Schwartz torna alla carica con il grid computing a un dollaro all’ora per Cpu.
Il destro glielo offre Telus, una società canadese che sta preparando un’infrastruttura che vorrebbe far scalare a 14.848 nodi in ogni data center (un progetto che si prevede si concluda nei primi mesi del prossimo anno).
Telus proporrà sulla struttura siffatta, al pricing di un dollaro all’ora per Cpu, il software di grid di Sun per fornire le applicazioni che servono a realtà dei comparti petrolifero e dell’estrazione. Stiamo parlando di Solaris 10 con il Sun N1 Grid Engine e la Sun Grid Computing Reference Architecture.
Schwartz ha ricordato che attualmente i target dell’iniziativa grid sono due: gli sviluppatori e chi opera in ambito scientifico. Ma per il futuro ha idealizzato un mondo di utenti non confinato da rigide categorie di appartenenza.
Allo scopo, la strategia, dopo essere stata fatta partire solo per le infrastrutture con equipaggiamento Sun, è stata ampliata il mese scorso con il supporto delle soluzioni dei membri dell’iniziativa iForce, La terza fase, prevista per il prossimo anno, prevede l’ampliamento del modello ad altri soggetti del panorama It.
Parallelamente, Sun ha voluto aggiungere elementi alla propria offerta di utility computing inserendo nel contesto anche i thin client Sun Ray per la gestione di applicazioni desktop.
Nel giro di tre-sei mesi sarà configurata un’offerta di pay-per-use orario anche per i dispositivi (Sun Ray) che con poco più di una tastiera, un mouse, un monitor e una scheda di identità consentono di accedere a un server (Solaris o Linux) per svolgere le normali applicazioni d’ufficio.
