Ibm rinnova i prodotti per lo storage

Il mercato dei sistemi di disaster recovery fa gola a Big Blue, che apporta una serie di migliorie alle funzionalità di backup dati nei prodotti high-end TotalStorage Enterprise Storage Server Model.

20 Giugno 2003 Gli aggiornamenti a uno strumento per la copia dei dati e a una tecnologia per il mirroring remoto delle informazioni rappresentano i principali miglioramenti apportati da Ibm a TotalStorage Enterprise Storage Server Model 800, conosciuto anche come sistema Shark.

Secondo i responsabili di Big Blue, dopo l’11 Settembre 2001 l’interesse delle compagnie per le soluzioni di disaster recovery è andato progressivamente aumentando, e l’azienda di Armonk è stato uno dei principali interlocutori del mondo It in grado di ridurre significativamente il costo dello storage. Una conferma potrebbe essere anche la riduzione del prezzo dello Shark che, in raffronto al Model 800, sarebbe progressivamente calato a un tasso del 30/40 % annuale. I sistemi Shark, indirizzati alle aziende di grandi dimensioni, adesso hanno un prezzo entry-level di circa 250mila dollari.

In un momento particolarmente delicato per la spesa Hi-Tech, il disaster recovery sembra dunque rappresentare un segmento di mercato dalle alte potenzialità di business. Secondo la società di ricerche Idc, il settore della continuità del business – incluse le soluzioni software e hardware come i computer ad alta disponibilità e le San – si espanderà dai 29,9 miliardi di dollari del 2001 fino al valore di 54,9 miliardi di dollari nel 2006, per un tasso di crescita annuale pari al 12,9 %.

Alcune delle migliorie implementate da Ibm al sistema Shark si focalizzano sulo strumento chiamato FlashCopy, che permette di estrarre una certa quantità di dati dal sistema di storage; Big Blue sta offrendo una funzionalità di copia aggiuntiva che abilita al trasferimento a un secondo set di dischi solo le informazioni modificate rispetto a una copia precedente.

Ibm sta inoltre per rilasciare un upgrade alla propria tecnologia Peer-To-Peer Remote Copy (Pprc), che permette ai sistemi Shark di trasferire i dati in un’altra locazione. L’aggiornamento và così a risolvere il problema inerente alla creazione di un set di backup dati in locazione remota; effettuare il backup completo di un set di dati correnti può essere fatto con relativa tranquillità solo operando a una distanza ridotta dalla fonte originale, viste le limitazioni imposte dai vincoli input/output dei computer. Sempre secondo i responsabili di Big Blue, grazie alle implementazioni apportate alla tecnologia Pprc, un client con base a New York City può invece configurare un primo centro per il backup in New Jersey, quindi disporre di una macchina in tale locazione che trasmetta un completo set di dati a Chicago.

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