I Cio su LinkedIn: il cloud funziona se c’è una strategia alta

Per un It manager su tre serve una posizione univoca aziendale. E NetApp: mettete anche lo storage al centro della questione.

Da un’indagine condotta da Idg Research Service per conto di NetApp emerge che sempre più aziende stanno affidandosi al cloud per far crescere gli affari, ma anche che gli serve una strategia aziendale alta.
L’indagine “Cloud adoption, benefits and strategy” è stata condotta a maggio 2011 per analizzare la diffusione del cloud nelle aziende americane e i benefici ottenuti con il passaggio da un ambiente virtualizzato al cloud privato.

Il sondaggio ha coinvolto 113 membri del Cio Forum su Linkedin e dimostra come il cloud stia vivendo un momento di crescita grazie a più vantaggi: maggiore flessibilità, riduzione dei costi, rapido provisioning di nuove applicazioni e servizi.

Ma così come il consolidamento e la virtualizzazione dell’ambiente server migliorano l’efficienza It, fa notare NetApp, anche lo storage è un elemento chiave di ogni infrastruttura cloud e può contribuire al successo di un azienda od ostacolarlo, se non valutato bene.

Dall’indagine emerge come l’86% degli intervistati sta implementando o pianificando progetti cloud e quasi tutti i responsabili It intervistati prevedono una crescita degli investimenti aziendali destinati al cloud nei prossimi 12 mesi.

Il cloud al cuore del sistema
Il risultato più significativo è quel 37% di intervistati che dichiara di avere una strategia cloud a livello aziendale, anziché a livello di business unit o dipartimento: perciò riescono a ottenere i maggiori benefici dal passaggio al cloud in termini di efficienza, risparmio dei costi e servizi offerti.
In altri termini: un’infrastruttura cloud mal progettata non può avere successo nel lungo termine.

I dati in sintesi:
– il 73% degli intervistati ha già due o più progetti attivi o in corso e prevede che la percentuale di servizi It basati sul cloud salga dall’attuale 23% al 57% nei prossimi cinque anni;
– con il cloud il 65% degli intervistati ha ottenuto una più veloce distribuzione delle applicazioni, il 53% ha sostituito o rimosso le infrastrutture legacy e il 52% è stato in grado di introdurre più velocemente nuovi prodotti o servizi;
– i principali benefici sono la possibilità di acquistare e utilizzare le risorse in base alle necessità (77%), scalare orizzontalmente e verticalmente per rispondere a flussi di lavoro variabili (77%) e ridurre i tempi del provisioning (72%);
– nel caso del cloud privato le aziende si aspettano una maggiore efficienza dell’It e una riduzione dei costi (71%), una diminuzione del downtime e delle interruzioni pianificate (59%), migliorati livelli di servizio (70%) e maggiore sicurezza (57%).

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