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Google I/O, intelligenza artificiale dappertutto

Le prime dimostrazioni fatte a Google I/O, l’evento annuale che Google indirizza agli sviluppatori e ai creatori di prodotti compatibili con le proprie tecnologie, hanno confermato come le grandi aziende tecnologiche (cioè Aws, Facebook e Microsoft) stanno mettendo a profitto l’intelligenza artificiale e contemporaneamenteo pongono una maggiore attenzione sulla loro influenza sociale.

Il Chief executive officer di Google Sundar Pichai, così come ha fatto Mark Zuckerberg la settimana precedente e quello di Microsoft, Satya Nadella, il giorno prima, hanno sostanzialmente messo sullo stesso piano la responsabilità sociale delle loro società e le tecnologie di intelligenza artificiale.

Il ceo di Google ha detto che si deve trovare il modo di ridurre lo stress da tecnologia e migliorare il benessere digitale dei clienti.

Digital wellbeing” è la finalità da perseguire per chi crea tecnologi e l’intelligenza artificiale è il mezzo per farlo.

Non possiamo limitarci a spalancare gli occhi di fronte alle innovazioni che la tecnologia crea“, ha detto.

Intelligenza artificiale al servizio dell’utente

Andando sul pratico, Google ha così mostrato come il suo assistente virtuale può muoversi autonomamente dentro conversazioni complesse. Google ha mostrato come Gmail può suggerire il completamento di frasi dopo che si è iniziato a digitarle e come Google Assistant può chiamare un ristorante per fare una prenotazione.

Ancora: un nuovo strumento nella nuova versione del sistema operativo per smartphone  Android P, informerà gli utenti di quanto stanno utilizzando le applicazioni e permetterà loro di impostare i limiti per se stessi e per i membri della famiglia.

La riduzione (o quantomeno l’ottimizzazione) del tempo di utilizzo dei dispositivi tecnologici pare stia diventando un mantra anche per Google. E cioè l’assegnazione di attività agli assistenti virtuali e quindi all’intelligenza artificiale, di compiti ripetitivi come la gestione di foto, e-mail e orari è un rimedio delle aziende per ridurre il tempo di visualizzazione del dispositivo stesso.

E così Google Maps darà suggerimenti per trovare un ristorabnte imparando le abitudini degli utenti ed essere in grado di individuare le posizioni degli utenti e utilizzando telecamere smartphone per analizzare l’ambiente circostante.

LG Electronics, Xiaomi Technology e altri produttori di smartphone inizieranno a integrare l’intelligenza artificiale nei propri dispositivi a fini pratici, Per esempio consentendo che gli utenti possano consultare recensioni per un capo di abbigliamento inquadrandolo con la camera dello smartphone.

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