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Google I/O 2021: arriva la prima beta di Android 12

In occasione di Google I/O 2021 arriva la prima beta di Android 12, che introduce il più grande cambiamento riguardante il design nella storia del sistema operativo mobile.

Per questo aggiornamento, Google ha rinnovato l’intera esperienza, dai colori alle forme, alla luce e al movimento. Il risultato, secondo la società di Mountain View, è che Android 12 è più espressivo, dinamico e personale.

Riguardo proprio quest’ultimo punto, a partire da Android 12 sui dispositivi Pixel gli utenti saranno in grado di personalizzare completamente il proprio telefono con una tavolozza di colori custom e widget ridisegnati.

Design rinnovato

Utilizzando ciò che Google definisce color extraction, si sceglie lo sfondo e il sistema determina automaticamente quali colori sono dominanti, quali sono complementari e quali semplicemente contribuiscono a migliorare l’aspetto. Poi, Android applica quei colori a tutto il sistema operativo: la tonalità di notifica, la schermata di blocco, i controlli del volume, i nuovi widget e molto altro.

Android 12

Poi, i team di Google hanno lavorato in modo da far sì che, dal momento in cui l’utente prende in mano un dispositivo Android 12, possa avere la sensazione che lo smartphone prenda vita ad ogni tocco, swipe e scorrimento.

Il telefono risponde rapidamente al tocco dell’utente con movimenti e animazioni fluide. Per esempio, quando l’utente chiude le notifiche sulla schermata di blocco, l’orologio apparirà più grande in modo da sottolineare l’azione con un feedback visivo.

Google ha anche semplificato le interazioni e ridisegnato l’intero sistema sottostante per rendere l’esperienza d’uso più fluida ed efficiente. I dispositivi Android, assicura Google, sono ora più veloci e reattivi con una migliore efficienza energetica, in modo da poter utilizzare il dispositivo più a lungo senza una ricarica.

Questo risultato è stato ottenuto grazie ad alcuni miglioramenti nel “motore” sottostante l’interfaccia grafica, tra cui la riduzione fino al 22% del tempo di CPU necessario per i servizi di sistema di base e la riduzione dell’uso dei core da parte del system server fino al 15%.

Android 12

Ancora: alcuni degli spazi più importanti del telefono, come il centro notifiche, le impostazioni rapide e il pulsante di accensione, sono stati appositamente ripensati per aiutare gli utenti a portare a termine le cose.

Il centro notifiche è ora più intuitivo, con una vista nitida e immediata delle notifiche delle app, di ciò che l’utente sta ascoltando o guardando e delle impostazioni rapide che permettono di controllare praticamente l’intero sistema operativo con uno swipe e un tap.

Lo spazio dei Quick Settings non ha solo un aspetto diverso. È stato riprogettato per includere Google Pay e Home Controls, pur continuando a consentire la personalizzazione, in modo da poter avere tutto ciò di cui si ha bisogno in un posto di facile accesso.

Inoltre, è ora possibile premere a lungo il pulsante di accensione per chiedere ad Assistant di fare una telefonata, aprire le applicazioni, fare domande o leggere ad alta voce brani di testo.

Android 12 e la privacy

Android 12 include nuove funzionalità che offrono più trasparenza su quali app stanno accedendo ai dati e più controlli, in modo da poter fare scelte informate sulle informazioni private a cui le app possono accedere.

La nuova Privacy Dashboard offre una visione unica delle impostazioni dei permessi e di quali dati vengono utilizzati, con quale frequenza e da quali app. Permette anche di revocare facilmente i permessi delle app direttamente dalla dashboard.

Google ha inoltre aggiunto un nuovo indicatore in alto a destra della barra di stato in modo da sapere quando le app stanno accedendo al microfono o alla fotocamera. E se si desidera rimuovere l’accesso delle app a questi sensori per l’intero sistema, ci sono due nuovi toggle nelle impostazioni rapide.

Android 12

Android 12 fornisce anche più controllo su quante informazioni vengono condivise con le app. Con le nuove autorizzazioni, le app possono limitarsi a vedere solo la posizione approssimativa invece di quella precisa. Per esempio, le app del meteo non hanno bisogno della posizione precisa per offrire una previsione accurata.

Oltre a queste nuove funzioni per la privacy in Android 12, Google sta anche costruendo apposite protezioni direttamente nel sistema operativo. In questa release sta introducendo Android Private Compute Core, che permette di introdurre nuove tecnologie che sono private by design, per mantenere le informazioni personali al sicuro, riservate e locali al telefono.

Private Compute Core abilita funzioni come Live Caption, Now Playing e Smart Reply. Tutta l’elaborazione audio e linguistica avviene sul dispositivo, isolata dalla rete per preservare la privacy. Come il resto di Android, le protezioni in Private Compute Core sono open source e completamente ispezionabili e verificabili dalla community della sicurezza.

Android 12 Beta è ora disponibile per Pixel e diversi altri dispositivi.

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