Mercato

Fusione Olivetti-Telecom: ecco il piano

Maria Teresa Della Mura -

12 Marzo 2003

Marco Tronchetti Provera ha illustrato il piano di riorganizzazione della catena che da Pirelli arriva fino a Telecom

12 marzo 2003 L’obiettivo, detto e dichiarato nelle scorse
settimane, era quello di accorciare la catena societaria che da Pirelli
arriva fino a Telecom Italia.
Semplificazione dunque, ma anche
benefici, fiscali e finanziari.
Ed è sulla scorta di queste considerazioni
che i consigli di amministrazione di Telecom e Olivetti hanno
approvato ieri sera il progetto di fusione delle due società, con un
tasso di concambio di 7 a 1. Ciò significa che gli azionisti
Olivetti riceveranno una azione Telecom ogni sette azioni detenute. Stando a
quanto si legge sulla stampa economica, questo tasso sarebbe superiore a quel
6,8 che era il tasso fissato alla fine della scorsa settimana, ma sarebbe ancora
lontano da quel 20 a 1 richiesto dagli investitori esteri.
Con questa
operazione, il debito di Telecom Italia dovrebbe salire fino a 40 milioni
di euro, che la società conta però di ridurre a 34 entro il 2004.
Quanto alle
tempifiche della fusione, nel mese di maggio dovrebbe essere
convocata una assemblea straordinaria degli azionisti, ai quali viene per legge
garantito il diritto di recesso.
Ma altre operazioni sono
state deliberate, seguendo sei obiettivi elencati da Marco Tronchetti
Provera: semplificare la catena di controllo, ottimizzare la struttura
del capitale, aumentare il cash flow post dividendi, rafforzare capacità e
flessibilità del pagamento di dividendi, cogliere il massimo vantaggio possibile
da benefici fiscali, aumentare la flessibilità strategica e operativa. Pirelli
& C. Sapa si fonderà con Pirelli Spa, dando vita alla nuova Pirelli
& C. Spa, e razionalizzando di fatto il primo anello della catena,
quello che a cascata controllava tutte le altre società, da Olivetti fino a
Telecom.
E sempre nel corso della presentazione del piano di riassetto
societario, Marco Tronchetti Provera avrebbe svalutato la partecipazione
di Telecom in Seat per 4.486 milioni di euro, sottolineando che il
business delle directory non è più strategico.