Fiorina the day after: inizia il toto successione

A poche ore dall’annuncio dell’uscita di scena della top manager, iniziano le scommesse su chi ne prenderà il posto.

Non sono passate 24 ore da quando la notizia dell’esautorazione di Carly
Fiorina ha fatto il giro delle agenzie di tutto il mondo che gli analisti,
concluse le riflessioni di rito, hanno iniziato a guardare avanti.
Se non fosse che stiamo parlando di un’azienda del calibro di Hp, le cui sorti valgono decisamente di più di un gioco di società, verrebbe da dire che c’è anche del divertissement in questo tentativo di tracciare il profilo del candidato ideale a prendere il posto di colei che fino a pochi giorni fa era forse la manager più potente del pianeta.
E non possiamo non cogliere il guizzo ironico con il quale
al primo posto molti mettono proprio lui, Michael Capellas , colui che cedette a Fiorina le chiavi di Compaq, lasciando il campo subito dopo la firma definitiva dell’accordo. Dal mese di novembre del 2003 è a capo di Mci, ma, dicono i bene informati, se riuscisse a vendere Mci a un altro gigante delle telco Usa (cosa nemmeno così improbabile visto il processo di concentrazione in atto), non avrebbe difficoltà ad ambire al ruolo.
Grosso
calibro per grosso calibro, sicuramente non c’è nulla che possa superare
Lou Gerstner . È comunque una personalità come quella dell’ex Ceo di Ibm che servirebbe ad Hp. Qualcuno in grado di risollevare l’azienda, puntando sulla leva dei servizi.
E perché non
Kevin Rollins ? L’attuale Ceo di Dell pare sia molto quotato, anche se difficilmente potrebbe essere interessato alla posizione. E se mai dovesse essere contattato, sarebbe il segno di un importante cambio strategico per la società.
Poi ci sono le candidature tecniche.
John Joyce, ad esempio, a capo della
divisione Global Services di Ibm. Potrebbe traghettare Hp verso una nuova
valorizzazione dei servizi. E sempre pescando in casa Ibm, ci sarebbero anche
Steve Mills, senior vice president del software goup,
Abby Kohnstamm, senior vice president marketing, Nick
Donofrio
, Doug Elix . Tutti in Ibm da lunga data. L’ambizione potrebbe portarli al grande passo, soprattutto in considerazione dell’età di Sam Palmisano, troppo giovane per voler già lasciare il passo a qualcun altro.
Infine gli outsider, che includono
Ed Zander, Motorola, e Sean Maloney , di Intel.
Tutto questo, prendendo per buona l’intenzione dichiarata ieri, di cercare il successore di Fiorina fuori da Hp.
Perché, guardando tra le fila di Hp, a qualcuno non
dispiacerebbe Vyomesh Joshi, a capo della divisione pc e
stampanti. Ha buone quotazioni tra gli analisti e per Hp sarebbe un segno di
continuità forse in questo momento necessario.

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