Enlabs, ok l’Investor Day 2013

La rimonta delle startup non può fare a meno della rete, in questo caso non nel senso di Internet bensì del business networking

Il cammino verso un ecosistema delle startup romane prosegue con una certa speditezza, mostrando collaborazione tra varie componenti della finanza. In quest’ottica s’inquadra l’Investor Day 2013 organizzato da Luiss Enlabs, che con voluta enfasi si definisce “la fabbrica delle startup”.

“In due anni abbiamo investito due milioni di euro in diciotto startup per oltre 150 posti di lavoro”, ha riassunto Luigi Capello, fondatore dei Luiss Enlabs, “alcune delle quali da noi incubate ed altre al di fuori del nostro programma”.

Luiss Enlabs è finanziato da LVenture, una tra le poche aziende di venture capital quotate in borsa. “Negli Stati Uniti le startup hanno creato trenta milioni di posti di lavoro in dieci anni”, ha ricordato Capello nel dare le dimensioni della nuova imprenditorialità, e “il 40% del Pil attuale è creato da aziende partite con la formula della startup”.

Proprio parlando di nertworking, l’evento in questione rientrava nel quadro di Fame for Creative industries, il workshop internazionale organizzato dalla Finanziaria laziale di sviluppo. La Filas è tra i principali partner dell’iniziativa.

Quelle della prima ondata sono in fase avanzata di realizzazione quando non già in produzione (Atooma, Qurami), altre sono recenti (GamePix, Le Cicogne), altre infine nascono da ragazzi che hanno già al loro attivo precedenti startup (Pubster, Maison Academia).

Il pomeriggio è stato suddiviso in due fasi, entrambe dedicate a presentazioni: otto direttamente da Luiss Enlabs, quattro dal programma Wind Business Factor.

Pubster, Le Cicogne, GamePix, Maison Academia, CoContest, Atooma e Risparmio Super rientrano nel lotto della “fabbrica”, ed è bello ascoltare presentazioni in un ottimo inglese, vedendo sullo stesso palco la pluripremiata Atooma, la già finanziata Maison Academia (ma il cash serve sempre) e le innovative Pubster e GamePix.

La seconda parte dell’evento è stata dedicata al primo round dei finalisti di Wind Business Factor. Tra i servizi domestici di Fazland, la telefonia per sordi di Pedius, il couponing di Youppit e le presentazioni tridimensionali di In3Dgallery, la scelta è caduta su queste ultime, che a vario titolo competono con SlideRocket, Animoto e lo stesso Prezi.

Osservando le presentazioni di pochi minuti, non sempre le idee presentate mostrano una quantità di execution necessaria a giustificare un investimento di alcune o svariate centinaia di migliaia di euro. Ma questo fa parte dell’iter complessivo che porta un servizio o prodotto al successo commerciale.

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