E in Italia le aziende ci fanno del business

La politica non ha ancora scoperto le potenzialità dei motori. Mentre le Pmi iniziano a darsi da fare

Ossessionati dalla Tv i politici italiani non si sono ancora accorti delle
potenzialità dei motori di ricerca. Un po’ più attente si stanno dimostrando
invece le aziende almeno se stiamo ai dati sulla pubblicità on line che
assegnano circa ottanta milioni di euro al marketing sui motori di ricerca.




“La piccola e media
impresa italiana
– scrive sul suo blog Layla Pavone, presidente dell’Interactive advertising bureau –
ha immediatamente compreso le opportunità di comunicazione di questo veicolo pubblicitario (i motori di ricerca, ndr), al quale è possibile accedere con budget molto piccoli, e che per questo motivo ha generato volumi di investimento molto importanti”
.
Illycaffé, per esempio, possiede un
brand molto forte e riconosciuto ma fino a qualche tempo fa il sito era
totalmente assente dai motori di ricerca. Una lacuna grave per una società che
si caratterizza per l’innovazione e che probabilmente ha un target attento al
mondo Internet. Il risultato dell’azione di posizionamento ha portato a un
notevole incremento delle visite al sito e anche al miglioramento delle vendite
nell’area dedicata all’e-commerce.





Ma il discorso vale anche per Selle Royal,
un’azienda che produce selle per bicicletta che ha ricevuto 25.000
richieste di informazioni
o profilazione di clienti dopo essersi
posizionata al meglio neai search engine, o Legislazione tecnica editrice, che
opera nel campo della normativa tecnica per il settore edile. Un settore di
nicchia che non le ha impedito di incrementare con decisione le visite al
proprio sito che si sono tradotte anche nella crescita delle transazioni
commerciali.
Storie di successo di un settore in piena crescita che sarà il
protagonista del Search engine strategies, la manifestazione che si terrà a
Milano in aprile

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