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Driverless car, le responsabilità del software nell’incidente di Uber

Uber non conferma, ma sulla stampa statunitense sono state pubblicate alcune indiscrezioni sui motivi che hanno causato l’incidente mortale di quale mese fa in Arizona. Elaine Herzberg, una donna di 49 anni, è la persona che è stata investita da una auto in modalità auto-guida probabilmente a causa di un errore nel software che le auto utilizzano per decidere se evitare o meno gli oggetti sul cammino.

In sostanza il software ha visto la persona e la bicicletta, ma ha deciso che “non era necessario reagire subito”. In un video dell’incidente rilasciato dalla polizia, infatti il veicolo sembra non frenare prima di colpire la donna. La questione sembra essere stata quella della messa a punto. Le telecamere dell’auto vedono regolarmente l’oggetto davanti all’auto, ma devono costantemente decidere se l’oggetto richiede o meno un’azione improvvisa.

Uber ha dichiarato di non poter “commentare le specifiche dell’incidente” in quanto sta attualmente collaborando con il National transportation safety board (Ntsb) per la sua indagine sull’incidente.

Uber avvia la revisione del programma di sicurezza

“Nel frattempo, abbiamo avviato una revisione top-to-bottom della sicurezza del nostro programma di veicoli autotrasportanti e abbiamo portato con noi l’ex presidente di Ntsb Christopher Hart per consigliarci sulla nostra cultura generale della sicurezza”, ha dichiarato l’azienda. “La nostra recensione riguarda tutto, dalla sicurezza del nostro sistema ai nostri processi di formazione per gli operatori dei veicoli”.

Già nel 2016 Hart aveva dichiarato che le driverless non sarebbero state perfette. “Ci saranno incidenti mortali è sicuro” disse Hart convinto però che gli episodi non avrebbero fermato lo sviluppo di questo tipo di auto. “Questo treno ha già lasciato la stazione”. L’incidente ha comunque portato la società a sospendere il collaudo dei veicoli autonomi e anche il governatore dell’Arizona ha ordinato la sospensione dei test di Uber.

Uber non è l’unica azienda ad avere registrato un incidente mortale negli ultimi mesi. A pochi giorni dall’incidente di Uber, un pilota della Tesla Model X è morto vicino a San Francisco quando la sua auto si è schiantata contro un divisore.

In seguito a quell’incidente, Tesla disse pubblicamente che il conducente era in errore perché sapeva che il sistema Autopilota Tesla era imperfetto e particolarmente inaffidabile in quel luogo, eppure vi si affidava comunque. In seguito però è stato appurato che il software dell’auto ha ancora qualche problema.

 

1 COMMENTO

  1. A riguardo, bisogna riconoscere che questi casi (gli incidenti con macchine guidate da autopilota) pongono un grosso punto interrogativo sull’intera tecnologia usata. Come accennato nell’articolo, e non bisognava essere dei maghi per intuirlo, di incidenti mortali ce ne saranno. Ma il vero quesito è: siamo pronti ad accettare l’errore (autopilota che sbaglia) a fronte di un miglioramento (imparare dallo stesso) ? Il prezzo probabilmente è la vita di una persona per ogni “errore” ….

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