Da Jda Software ottimizzazione, anche in chiave cloud, per attori del retail & distribution e del manufacturing alle prese con nuove modalità di consumo.
Intenta a “trasformare il mondo della produzione e delle distribuzione attraverso Supply chain più efficienti”, Jda Software è una di quelle realtà più impegnate a “fare” che a comunicare quello che sta facendo.
Fondata su territorio canadese nel 1978, quella presentata da Franck Lheureux, Group vp Cee è una società che oggi annovera oltre 3.200 aziende globali tra i suoi clienti in mercati focus, quali retail, distribution e manufacturing, a cui propone “un portafoglio completo di soluzioni e servizi integrati per una gestione profittevole di tutta la filiera”.
Gli strumenti per farlo non le mancano, viste le acquisizioni realizzate dopo essersi trasformata nel 1996 in società pubblica prima di tornare a essere, poco meno di un anno fa, una private corporation.
“Dal 2000 al 2010 – specifica Lheureux – abbiamo inglobato realtà come Intectix, E3, Manugistics e i2 Technologies ampliando, di fatto, sia la customer based sia le nostre competenze ini ambiti che vanno dal Supply chain planning all’Assortment management, dal Commerce fino a ben oltre le Store operation”.
Tanto che, oggi, l’82% dei primi 100 retailer globali ha in casa le soluzioni di un software vendor “sempre più votato alla consulenza specialistica sulle applicazioni che vendiamo”.
Italia terra di conquista, non solo nel retail & distribution
Una “bocca di fuoco” ben sfruttata anche in Italia, dove Jda Software è presente da dieci anni con una sede ora a Vimercate (Mb), in cui operano una quindicina di persone.
Alla sua guida, Stefano Scandelli (nella foto), Vp sales Southern Europe, chiamato a inaugurare, a maggio 2003, una filiale che, oggi, conta circa 150 clienti locali.
“Di questi 120 provengono dal mondo retail e della distribuzione, in cui annoveriamo le principali insegne della Gdo, mentre una trentina di realtà appartenenti al mondo manifatturiero, tra cui Luxottica ed StMicroelectronics, danno corpo – precisa Scandelli – ai nostri obiettivi di sviluppo ben oltre gli ambiti di elezione tradizionali”.
L’incedere, anche in Italia, di un fenomeno come l’ecommerce e la parte “nascosta” di Supply chain per orchestrarne il corretto funzionamento è solo una delle strade percorribili per una software house avvezza, anche sul territorio nostrano, a muoversi su clienti small and medium enterprise, così come su realtà di grandi dimensioni con l’ausilio di consulenti “esclusivamente senior” e con partner fuoriusciti dalle società acquisite negli anni.
Sulla medesima falsa riga, anche il customer support è sviluppato su base locale “perché – è l’ulteriore precisazione – per Jda la fine del progetto è solo il punto di partenza dal quale cominciare a misurare il Roi per il cliente”.
Gli fa eco Lheureux, attento a sottolineare la centralità di una country “di assoluta strategicità” come la nostra, ulteriormente testimoniata dagli investimenti in localizzazione del software compiuti nell’ultimo decennio.
Un mercato in forte crescita, tanto che “se dalle catene dei supermercati l’attenzione si allarga al mondo della distribuzione del farmaco, del home office, del general merchandise e del fashion – dettaglia Scandelli sempre riferendosi al mercato italiano – il numero di realtà potenzialmente raggiungibili dalla nostra offerta sale a quota 350”.
E se il punto di partenza è, da sempre, l’ottimizzazione delle catene di fornitura, oggi, con un mercato profondamente influenzato dalle nuove modalità di consumo da parte dei clienti finali, gli ambiti da indirizzare riguardano, sempre di più, l’ottimizzazione degli assortimenti, la gestione dei magazzini, delle promozioni e delle attività degli operatori all’interno dei singoli punti vendita, “attenti a gestire in maniera nuova e diversa le relazioni con i fornitori”.
Se è il cliente che detta le regole
Alle prese con consumatori finali sempre più in cerca di un’offerta personalizzata “da fruire attraverso nuovi e diversi canali, ma anche nuovi e diversi device”, la proposta non può che essere di soluzioni per consentire di gestire efficacemente gli ordini online “ipotizzando la riduzione degli stock di tutti i negozi e centri di distribuzione, anziché prevederne l’aumento per l’evasione ottimale dell’ordine”.
Una vision che, nel mondo del manufacturing e della logistica, si declina in una Segmented supply chain profondamente trasformata dall’affermarsi del commercio elettronico come modalità di vendita in cui il servizio diventa l’unità di misura della soddisfazione dei clienti.
Non senza un’offerta cloud che Jda ha sviluppato quattro anni fa per supportare, in primis, nella fase di deployment, “clienti pronti a partire ma privi di una corretta infrastruttura adeguata a supporto”.
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