Una trimestrale in chiaroscuro, con i servizi in lieve calo, ma profittabilità in rialzo. Merito della nuova gestione dei costi e della domanda dal mondo del gaming.
Il primo trimestre del nuovo esercizio fiscale si chiude per Ibm con buone
performance sotto il profilo degli utili, grazie, soprattutto, a una attenta
politica di gestione dei costi e all’impatto positivo delle vendite di
processori destinati al mercato delle console.
Nel period in esame, il fatturato è sceso del 9,8% da 22,9 a 20,7 miliardi di dollari, mentre gli utili sono passati da 1,4 a 1,71 miliardi, vale a dire da 84 centesimi a 1,08 dollari per azione.
Tanto utili, tanto fatturato risultano al di sopra delle attese degli analisti di Wall Street, che spiegano le buone performance sia con il ridimensionamento dell’organico attuato negli ultimi 12 mesi, sia con la spinta in atto su un mercatodinamico come quello delle console.
Per quanto
riguarda invece l’area global services, che rappresenta la più importante
business unit per Big Blue, il trimestre si è chiuso con un calo dell’1,2%:
contratti per 11,4 miliardi di dollari, rispetto agli 11,5 del pari periodo del
precedente esercizio.
- E se Red Hat avesse aperto la strada a Ibm?
- Secure Blue: la sicurezza su un chip in chiave Ibm
- Ibm mette in bundle Suse e i server
- Cinque “piccole” Ibm per servire le Pmi
- Da Ibm consulenza strategica anche per medie imprese
- Migrare al pinguino, con Ibm
- La consulenza enterprise di Ibm anche per le medie aziende
- Linguaggio globale per i partner Ibm
