Codacons contro il Wifi pubblico

L’associazione ne sostiene la nocività per la salute, soprattutto nel caso di donne in gravidanza. Per questo chiede che sia vietata l’installazione di hotspot in luoghi pubblici “sensibili”.

Mentre a Milano si dà il via alla rete wifi pubblica, con 258 hotspot attivi in fase di pre-esercizio, destinati a diventare un migliaio nel prossimo futuro, mentre AgCom, Unione Europea e organismi regolatori,per non parlare di quel capitolo fondamentale all’interno dell’Agenda Digitale voluta dal ministro Passera, discutono su come accelerare il processo di chiusura del digital divide, favorendo l’accesso alla rete da parte dei cittadini, il Codacons alza i suoi scudi.

In una nota pubblicata sul suo sito nella giornata di ieri, l’associazione sostiene la nocività dei campi elettromagnetici sulla salute dell’uomo e in particolare dei nascituri, alla luce di recenti studi pubblicati negli Stati Uniti sul sito nature.com alla sezione Scientific Reports.

Secondo gli studi l’esposizione in utero a campi magnetici generati ad esempio da forni a microonde o dispositivi wifi ” aumentano il rischio di obesità nei bambini”.
Per questo, in attesa di una conferma della veridicità degli studi, il Codacon chiede testualmente di ”interrompere la corsa al wi fi che sembrano ormai aver intrapreso molti comuni, che hanno realizzato o stanno realizzando la copertura di tutto il territorio comunale per permettere l’acceso gratuito alla rete internet a cittadini e turisti”, sostenendo la necessità di proibirne per lo meno l’installazione in prossimità di asili, scuole, parchi, ospedali, biblioteche, ed altri luoghi sensibili frequentati da bambini e donne incinte”.

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