Home Sostenibilità Il cloud può rendere sostenibile il fashion: un'idea di Google e WWF

Il cloud può rendere sostenibile il fashion: un’idea di Google e WWF

WWF e Google hanno annunciato una collaborazione per la realizzazione di una piattaforma di sostenibilità per il settore fashion.

La nuova piattaforma, strategica ed evoluta, supporterà il settore della moda nel prendere decisioni di approvvigionamento più responsabili

Ora più che mai l’industria della moda sta rispondendo alla chiamata globale al tema della sostenibilità.

Il settore, a oggi, genera il 20 percento delle acque reflue e una percentuale compresa tra il 2 e l’8 percento di emissioni di gas serra a livello globale, numeri che potranno aumentare fino al 50% entro il 2030.

Una parte consistente di tale impatto si verifica nella fase di approvvigionamento delle materie prime nel processo di produzione, dove la filiera può risultare piuttosto frammentata e la sfida consiste principalmente nel raccogliere e analizzare dati su larga scala.

La partnership annunciata mira a rispondere a queste esigenze, grazie a una piattaforma da utilizzare in autonomia o in aggiunta a iniziative e soluzioni già in atto. Nel corso del Copenhagen Fashion Summit del 2019, Google Cloud ha annunciato un progetto pilota – avviato in collaborazione con Stella McCartney – volto a utilizzare la tecnologia di Google Cloud per fornire una visione più completa delle materie prime utilizzate all’interno della filiera dell’industria manifatturiera dell’abbigliamento.

sostenibilità

Il progetto con Stella McCartney continua e il suo team si è dimostrato fondamentale nella creazione della piattaforma e continuerà a esserlo in quanto primo brand di moda a testarla. WWF Svezia, insieme al partner di lunga data Ikea, ha creato uno strumento simile nel 2018, focalizzandosi sull’analisi del rischio e dell’impatto delle diverse materie prime tessili.

Google e WWF Svezia collaboreranno ora alla realizzazione di una piattaforma evoluta, basandosi su diverse tipologie di dati, al fine di aumentare l’accuratezza e la rilevanza delle valutazioni relative alla scelta delle materie prime.

Questa nuova piattaforma andrà oltre l’analisi di cotone e viscosa, come annunciato in origine, includendo numerose altre materie prime sulla base dei dati e della conoscenza forniti da WWF. Oltre a Stella McCartney e IKEA, WWF e Google si stanno confrontando anche con un grande numero di brand e retailer della moda e del lusso, così come dell’abbigliamento sportivo e in denim.

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