Brevetti: Ibm fa il pieno, seguita da Samsung

La classifica de brevetti presentati negli Stati Uniti nel 2012 vede per la prima volta entrare nel top 50 Google ed APple, distanziate da solo 15 brevetti.

Prima Ibm, seconda Samsung, terza Canon. Poi, a seguire, Sony, Panasonic, Microsoft, Toshiba, Hon Hai, General Electric, Lg Electronics.
La classifica annuale dei brevetti Usa consacra ancora una volta il primato di Ibm, che nei dodici mesi appena conclusi ha presentato 6.478 brevetti, in crescita del 5 per cento rispetto al 2011, in aree strategiche quali business analytics, Big Data, cyber-sicurezza, cloud computing, mobile computing, social networking e infrastrutture “software-defined”.
Samsung, da parte sua, nel ha presentati poco più di 5.000, comunque in crescita del 4 per cento anno su anno, mentre Canon ne ha all’attivo 3.174, con un tasso di crescita addirittura del 12 per cento.

Per la prima volta Google fa la sua comparsa nella top 50: la società non solo si colloca al 21simo posto, con 1151 brevetti, scalzando Apple, ventiduesima con 1136, ma si aggiudica il palmares con un tasso di crescita del 170% anno su anno. La società, lo scorso anno, si era collocata al sessantacinquesimo posto. Apple, dal canto suo, è cresciuta del 68%, migliorando la trentanovesima posizione di un anno fa.

In una classifica dominata dalle aziende asiatiche (26 contro le 17 statunitensi nei primi cinquanta posti), poche le presenze europee: Siemens, trentesima, Ericsson, trentacinquesima, Philips, trentaseiesima, Bosch, quarantaduesima, Alcatel-Lucent, quarantanovesima.

Per quanto riguarda Ibm, la società, che con il risultato di quest’anno porta a oltre 67.000 il numero di brevetti depositati negli Usa, sottolinea come il suo record sia frutto del lavoro di 8.000 ricercatori e tecnici, sia negli Stati Uniti, sia in 35 altri Paesi: i ricercatori all’estero hanno contribuito per circa il 30% alla produzione brevettuale dell’azienda.

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